03/03/2016, 12.19
PAKISTAN – VATICANO
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Islamabad: Papa Francesco ha accettato l’invito a venire in Pakistan

di Kamran Chaudhry

I ministri degli Affari religiosi e della Marina hanno incontrato il pontefice durante una visita a Roma e hanno trasmesso l'invito. Il parlamentare Vankwani conferma: “Siamo felici di poter accogliere il leader spirituale cattolico”. Il vescovo di Faisalabad precisa: “Non abbiamo ricevuto alcuna informazione scritta, è probabile che il viaggio non sarà in quest’anno solare. Ma la sua visita sarebbe un aiuto enorme a questo popolo, vittima del terrorismo”.

Islamabad (AsiaNews) – Il governo del Pakistan ha invitato papa Francesco a visitare il Paese e il pontefice ha accettato. Lo scrive un comunicato dell’esecutivo di Islamabad, che aggiunge: “Il leader cattolico ha offerto preghiere speciali per la nostra nazione e per le vittime del terrorismo”. Fonti politiche locali confermano la notizia ad AsiaNews, ma il vescovo di Faisalabad precisa: “Non c’è nulla di certo, e con ogni probabilità la visita non avverrà quest’anno”.

L’invito è stato trasmesso da Sardar Yusuf e Kamran Michael, ministri degli Affari religiosi e della Marina del governo guidato da Nawaz Sharif. I due hanno incontrato il papa durante una visita a Roma, e in quest’occasione Francesco li ha rassicurati della sua vicinanza spirituale al popolo pakistano. La notizia è rimbalzata sui media nazionali ed è stata accolta con favore generale.

Il deputato al Parlamento nazionale Ramesh Kumar Vankwani, che guida il Consiglio indù del Pakistan, conferma ad AsiaNews: “Siamo lieti di dare il benvenuto al leader spirituale cattolico, si tratta di una splendida notizia per la nostra nazione. È stato il papa a confermare la sua volontà di compiere questo viaggio, e oggi la situazione della sicurezza nazionale è molto migliorata rispetto al passato”.

Il vescovo di Faisalabad, mons. Joseph Arshad, ritiene tuttavia “difficile” che la minoranza cristiana del Pakistan “possa vedere il Santo Padre di persona nel corso del 2016. Di solito ci vuole almeno un anno di preparativi: arriva una delegazione dal Vaticano molto tempo prima e si informano i vescovi. Noi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione scritta da Roma”.

Il presule, che ha lavorato 14 anni nel servizio diplomatico della Santa Sede, aggiunge: “Se venisse, sarebbe un grande incoraggiamento e un grande gesto di solidarietà con il popolo del Pakistan, che affronta da anni la minaccia del terrorismo”. Il fondatore della tv cattolica dell’arcidiocesi di Lahore, p. Morris Jalal, conclude: “Accettare l’invito fa parte dei negoziati diplomatici. I media pakistani sostengono che la situazione della sicurezza nazionale non sia positiva, ma sono convinto che il governo abbia la capacità di proteggere papa Francesco. I cristiani pakistani hanno bisogno del loro leader spirituale”.

La Repubblica islamica del Pakistan ha circa 200 milioni di abitanti. Di questi il 97% è di fede musulmana (80% sunniti e 20% sciiti). I cristiani sono circa 3 milioni, i cattolici sono poco più di 1 milione. La comunità indù ha circa 3 milioni di fedeli, mentre i sikh sono circa 20mila.

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