28/07/2014, 00.00
INDONESIA
Invia ad un amico

Jakarta, intellettuale islamica: Jokowi fermerà le discriminazioni religiose

di Mathias Hariyadi
Siti Musdah Mulia, una delle più note accademiche musulmane nel Paese, esprime ad AsiaNews le sue speranze per la nuova presidenza: "Basta emarginazioni e sopraffazioni di ogni tipo". Analista politico: "Ha bisogno della società civile per portare avanti riforme fondamentali per il Paese".

Jakarta (AsiaNews) - Con l'elezione di Joko Widodo alla presidenza dell'Indonesia "finiranno anche le azioni discriminatorie e le sopraffazioni nei confronti delle minoranze. Abbiamo bisogno che il nostro nuovo leader si impegni davvero per dare agli emarginati una nuova atmosfera politica e sociale, dove tutti possano godere in pace e gioia delle opportunità migliori che lo Stato può offrire". Lo dice ad AsiaNews Siti Musdah Mulia, una delle più note docenti e attiviste islamiche dell'Indonesia, commentando i risultati delle presidenziali del 9 luglio scorso.

L'accademica è docente presso l'università islamica Syarif Hidayatullah di Tangerang, nella provincia di Banten, ed è conosciuta in tutto il Paese per le sue durissime battaglie contro la poligamia e per essere molto attiva nel campo del dialogo fra le religioni: "Jokowi [soprannome del nuovo presidente ndr] rappresenta la legittima scelta del popolo. La comunità islamica ha presentato ai candidati richieste molto chiare: basta con le influenze esterne in politica, nella vita quotidiana e in quella economica".

Quello che serve all'Indonesia, aggiunge, "è un leader che si impegni davvero per portare a tutti i settori della società una nuova atmosfera sociale. Soprattutto gli emarginati e le minoranze hanno bisogno di speranza: devono poter godere in pace e gioia delle opportunità migliori che lo Stato può offrire. Per favore, basta con le discriminazioni di ogni tipo e con le sopraffazioni nei confronti dei più deboli".

L'elezione di Jokowi ha però davanti ancora un'incognita, ovvero l'atteggiamento del suo rivale Subianto: l'ex generale ha già presentato un ricorso alla Corte Costituzionale per presunti brogli durante le operazioni di voto, e la coalizione politica che lo ha sostenuto finora può contare sulla maggioranza dei seggi in Parlamento. Secondo J. Kristiadi, analista senior presso il Centro per gli studi internazionali e strategici, questo sbilanciamento "rischia di bloccare le riforme annunciate dal presidente eletto".

Widodo, spiega l'analista, "è un politico di grande carisma, che ha la capacità di motivare il popolo e condurlo verso un cambiamento reale. Jokowi può portare la popolazione a migliorare davvero, e lo ha già dimostrato durante i suoi anni da governatore e durante la campagna elettorale: ha fatto vedere che non si basa sulle parole ma sui fatti". Tuttavia, conclude, "ora ha bisogno di rinforzare la sua posizione. Da parte nostra, dobbiamo fare in modo che fino al prossimo ottobre [quando entrerà in carica ndr]  egli possa contare sul sostegno della popolazione e della società civile. In questo modo potrà davvero riformare l'Indonesia". 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Golpe in Myanmar: Jakarta tenta una difficile mediazione
07/04/2021 12:00
Jakarta, un cristiano a capo della polizia: non accadeva da più di 40 anni
27/01/2021 12:23
Jakarta: il presidente Widodo riconosce le 'violazioni dei diritti umani' del passato
11/01/2023 13:26
Widodo tenta la mediazione tra Kiev e Mosca
01/07/2022 13:48
Jakarta: revocato il divieto all'export dell'olio di palma
23/05/2022 11:46


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”