31/08/2006, 00.00
INDONESIA
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Jakarta rimuove il capo della polizia, favorevole a Tibo e compagni

di Benteng Reges

Da oggi il generale Oegroseno è rimosso dall'incarico di capo della polizia di Sulawesi centrali. L'ufficiale era favorevole alla sospensione dell'esecuzione capitale dei tre cattolici, per indagare meglio sui veri responsabili del conflitto interreligioso di Poso. Ora si teme per i tre e per la pace nella  zona.

Palu (AsiaNews) – Il governo indonesiano ha trasferito il generale Oegroseno dal suo incarico di capo della polizia della provincia di Sulawesi centrali. Jakarta mette così a tacere una delle voci più autorevoli tra quelle che chiedono la verità sul conflitto interreligioso del 1999-2001 a Poso. Il generale è anche un convinto sostenitore della necessità di sospendere la condanna a morte dei cattolici Fabianus Tibo, Domingus da Silva e Marinus Riwu, accusati di un massacro di musulmani avvenuto proprio nel quadro degli scontri del 2000. Oegroseno occuperà il posto di capo della divisione per le informazioni e l'elaborazione dati del quartiere generale della polizia a Jakarta. A capo della polizia di Sulawesi centrali è stato nominato Badrootin Haiti, ex Soprintendente capo della polizia provinciale di Banten.

Forti le proteste di attivisti per i diritti umani e dei membri del Padma, il gruppo di avvocati, che difende i tre cattolici. Secondo i legali, l'iniziativa ha un chiaro intento politico e l'allontanamento del generale indica la chiara intenzione del governo a portare a termine la condanna capitale dei tre.  Oegroseno ha tenuto oggi una conferenza stampa. Le dichiarazioni a caldo contengono una precisa  raccomandazione: "Il grande enigma sulle responsabilità del conflitto di Poso deve essere sciolto e rivelato alla gente; anche i rappresentanti delle comunità cristiana e musulmana devono avere il coraggio di dire la verità". Oegroseno aggiunge che alla base, però, deve esserci anche la reale volontà politica di affrontare il problema. Ai giornalisti ricorda il suo impegno negli ultimi mesi nelle indagini sui 16 nomi - poi ridottesi a 10 - indicati da Tibo come responsabili del conflitto. Purtroppo, spiega, "c'era bisogno di molto tempo per andare avanti e contattare i testimoni oculari di quegli eventi". Per questo Oegroseno, la notte dello scorso 11 agosto, aveva appoggiato la cancellazione all'ultimo minuto della fucilazione di Tibo e compagni, rimandata a data ancora da definire. Il generale ha però rifiutato di commentare l'ipotesi che la sua rimozione sia legata alla mancata esecuzione dei tre.

Intanto a Jakarta gli avvocati del Padma stanno manifestando davanti alla sede della polizia nazionale contro quella che definiscono una mossa "per ridurre al silenzio un buon ufficiale di polizia, che aveva posizioni critiche". Uno degli striscioni esposti dai manifestanti cita: "L'Indonesia è in lutto: la voce della verità è stata bandita". Norbert Bethan, membro del Padma, spiega: "Dopo questa notizia siamo molto preoccupati non solo per la sorte dei tre condannati a morte, ma anche per la pace e l'armonia interreligiosa nelle Sulawesi centrali, per la quale Oegroseno aveva lavorato bene durante il suo incarico".

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