27/05/2010, 00.00
INDONESIA
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Java: raccontare il Vangelo, con il teatro delle ombre giavanesi

di Mathias Hariyadi
È la missione di p. Augustine Handi Setyanto Pr, sacerdote della diocesi di Purwokerto. Iniziata nella parrocchia, su indicazione del vescovo si è estesa alle aree più remote. Egli narra episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento, accompagnati da musiche di artisti di etnia cinese “non cattolici, ma entusiasti dell’iniziativa”.
Jakarta (AsiaNews) – Diffondere la Parola di Dio nella diocesi di Purwokerto – città della provincia di Java – allestendo spettacoli di teatro delle ombre giavanesi, con l’aiuto di un gruppo di musicisti di etnia cinese che, pur non cattolici, hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa. È la missione di annuncio del Vangelo scelta da p. Augustine Handi Setyanto Pr., che racconta ad AsiaNews l’esperienza iniziata nella parrocchia del Sacro Cuore di Kroya, nel distretto di Cilacap (Java centrale), ed estesa alle aree più remote su indicazione del vescovo.
 
In tutta l’isola di Java, che comprende le province di West, Central e East Java, gli spettacoli di teatro con burattini sono molto popolari e apprezzati. Meglio conosciuti come “Wayang Kulit”, essi si svolgono in spazi all’aria aperta, possono durare fino a otto ore e sono seguiti da centinaia, se non migliaia di spettatori, seduti su vecchi giornali che fungono da cuscino. Il sacerdote ha sviluppato la propria arte, elaborando una serie di spettacoli incentrati sul tema della salvezza e sul Nuovo Testamento.
 
P. Augustine, 29enne originario di Cilacap, nello Java Centrale, racconta di essere nato in una famiglia “che adorava moltissimo il teatro delle ombre giavanesi”, tanto che la sorella ha sposato un fabbricante di marionette. Da due anni egli ha trasformato questa passione in un mezzo per compiere l’opera di annuncio del Vangelo: in un primo momento fra i fedeli della parrocchia del Sacro Cuore poi, su invito di mons. Julianus Sunarka SJ – vescovo di Purwokerto – anche nelle aree più remote della diocesi.
 
P. Augustine, ordinato sacerdote nel luglio 2008, spiega che ai tempi del seminario desiderava “imparare la musica occidentale”, che abbinava all’apprendimento della musica tradizionale javanese. “Il primo spettacolo sulla Rivelazione (Wayang Wahyu) si è tenuto nel dicembre 2009 – racconta – ed ha riscosso un successo enorme di pubblico”. Il prossimo appuntamento, aggiunge, è in programma il 28 maggio.
 
Gli spettacoli delle marionette, nascoste dietro a un telo, sono accompagnati da musiche suonate da una banda particolare: indonesiani di etnia cinese, chiamati “gamelan”, si incontrano una volta a settimana per le prove “con entusiasmo e dedizione”, svolgono le professioni più disparate – insegnanti, autisti di moto, venditori di cibo – e “nessuno di loro, a dir la verità, è di fede cattolica”. “Sono felicissimi – spiega p. Augustine – di accompagnare le storie dell’Antico e del Nuovo Testamento con musiche tradizionali gamelan”. Lo spettacolo del 28 maggio è incentrato sulla professione di fede della Vergine Maria.
 
Il primo a utilizzare il teatro delle ombre giavanesi per raccontare episodi del Vangelo è stato fratel Timotius Wignjosoebroto il 2 febbraio 1960 a Surakarta, nello Java Centrale. Dopo di lui, il testimone è stato raccolto da fr. Wijono Pr, che ha continuato l’arte sino agli inizi degli anni ’80. Poi, è calato il sipario. Con l’iniziativa di p. Augustine, dopo tre decenni, il pubblico ha potuto ammirare di nuovo gli spettacoli.
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