20/03/2004, 00.00
ITALIA
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Jim Caviezel: Dietro l'immagine, un uomo di fede

Roma (AsiaNews) -  Al centro della controversia che circonda il film "La Passione di Cristo" c'è un uomo sereno, che ama la recitazione e la sua fede cattolica. Jim Caviezel, 34 anni, interpreta Gesù nel colosso diretto da Mel Gibson. Ora è nella Città Eterna con la sua famiglia, per ottenere la benedizione del Santo Padre.

Per Jim, interpretare questo ruolo non è stato facile, ma, come per qualsiasi altro film, ha prima sentito dentro di sé come una "vocazione". Trasportarla sullo schermo, ha detto, "è stata una vera esperienza spirituale". Domenica sera, invitati da p. Thomas Williams, del movimento cattolico dei Legionari di Cristo, Jim e la sua famiglia, di fede cattolica, hanno partecipato alla S. Messa in inglese nella Chiesa di San Giovanni Battista de' Fiorentini, con gli studenti di alcune università pontificie di Roma.

Al termine del rito religioso, l'attore si è fermato a pregare, mentre un piccolo gruppo di fan e cattolici aspettavano fuori per incontrarlo.

All'uscita, Jim, oltre ad intrattenersi con gli studenti e altre persone, rimasti colpiti dalla sua modestia, ha risposto anche alla domanda sul come abbia fatto a conciliare la recitazione con le sue convinzioni religiose. Oltre a ribadire di aver già parlato a diverse conferenze cattoliche, ha precisato che egli è in primo luogo un attore, non un oratore pubblico, e continuerà a ricostruire quella cultura nel suo ambito di lavoro. Ha inoltre sostenuto che c'è un forte bisogno che i giovani di oggi affrontino il flagello dell'aborto nel mondo (soprattutto negli Stati Uniti) e si impegnino a favore della dignità della vita. Ha infine sottolineato l'importanza di combattere il male con la forza del rosario.

"Possiamo farci una foto con te?", ha chiesto qualcuno dei giovani più coraggiosi. "Si", ha detto con un raro sorriso, "ma ognuna ti costerà un rosario!", ha aggiunto, trasformando la sua fama in "profitto" spirituale.

È noto che Jim Cavezial evita qualsiasi ruolo che comprometta i suoi valori morali e si rifiuta di nominare Dio invano in qualsiasi copione. Durante le riprese di "La Passione di Cristo", Jim ha sofferto per le proprie ferite mentre rappresentava le sofferenze del Signore. Egli ha resistito al dolore e all'assideramento durante le ore delle riprese, mentre stava appeso per ore sulla croce, senza protezione dalle intemperie dell'inverno. Due volte è stato colpito durante dalla frusta durante la scena della flagellazione di Gesù alla colonna. Si è slogato la spalla destra nella scena in cui Cristo stesso si sloga la sua mentre i soldati gli tirano la mano per inchiodarla alla croce. E' stato inoltre colpito sul set da un fulmine, senza però riportare gravi danni. Oltre a questo, Jim ha accettato le critiche che ha ricevuto da Hollywood e le domande costanti sulle ragioni del film, come una sua condivisione dell'agonia redentrice di Cristo. Nell'interpretare quel ruolo, Caviezel ha spesso detto a se stesso: "Non voglio che la gente veda me, ma che veda invece solo Gesù". Per raggiungere questo scopo, ha spiegato Caviezel all'agenzia Zenit, "ho cominciato con la recita del rosario, a cui è seguita la confessione e poi la Messa, ogni giorno, ed ogni volta dopo avevo preso l'Eucarestia, mi sono sentito maggiormente nei panni di Cristo".

Nonostante continuino in tutto il mondo le controversie sul film, la drammatizzazione di Mel Gibson della crocifissione di Gesù è stata un grande successo al botteghino per l'industria cinematografica, avendo incassato 264 milioni di dollari negli Stati Uniti e in Canada dopo soli 19 giorni dall'uscita nelle sale cinematografiche. "Se La Passione continua su questa strada, è probabile che superi negli incassi Star Wars (461 milioni di dollari) ed anche Titanic (600,8 milioni di dollari) e diventare così il record di incassi di tutti i tempi", ha detto Paul Dergarabedian della Exhibitor Relations Inc., che si occupa dei risultati dei film al botteghino.

In Italia, la prima del film è prevista per il 7 aprile.

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