26/06/2012, 00.00
PAKISTAN
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Karachi: dall’incontro coi francescani la vocazione al sacerdozio

di Joseph Laldin
È la storia di Asif Shafique, 27enne ingegnere civile, che ha partecipato di recente a una giornata di animazione vocazionale dell’Ordine. Il padre, un medico, ha visitato spesso l’istituto per verificare la salute dei religiosi. Nell’esperienza quotidiana di vita, è nato il desiderio del giovane di dedicare la vita agli altri, nella preghiera e nella spiritualità.

Karachi (AsiaNews) - "Mi hanno impressionato i tre valori dei Francescani: castità, povertà e obbedienza". Così il 27enne cristiano Asif Shafique, ingegnere civile e fisioterapista, racconta ad AsiaNews l'incontro con l'Ordine e il desiderio di rispondere alla chiamata al sacerdozio. Egli ha partecipato di recente a una giornata di animazione vocazionale, organizzata dai Francescani nell'arcidiocesi di Karachi, insieme ad altri 28 giovani provenienti da 22 diverse parrocchie. "La mia famiglia" aggiunge il futuro prete "affronta a fatica la crisi economica, ma ha accolto con estrema gioia la mia decisione". Shafiq aggiunge con una nota di orgoglio che i genitori "mi hanno dato il loro benestare e fatto i migliori auguri per la mia futura vita consacrata". 

Al termine dell'incontro vocazionale, il 27enne cristiano pakistano (nella foto, in bianco, al centro) racconta di essere rimasto "impressionato" dai valori francescani di "castità, povertà e obbedienza", che ha conosciuto negli anni avendo accompagnato spesso il padre - un medico - nel corso delle visite alla sede dell'Ordine per verificare lo stato di salute dei religiosi. Nelle giornate trascorse accanto ai frati, racconta il giovane ad AsiaNews, "ho scoperto la mia vocazione per la vita francescana". "L'attenzione alla cura e l'amore incondizionato dei francescani per la gente - aggiunge Shafiq - mi hanno convinto a dedicare la vita agli altri". Egli spera di poter prestare la propria opera al servizio dei malati e bisognosi, sulle orme di San Francesco d' Assisi.

Alla giornata vocazionale promossa a Karachi hanno aderito ragazzi di età diversa e professionalità, uniti dal desiderio di scoprire il significato di una vita consacrata. Secondo p. Victor Savera, giovane francescano, all'evento erano presenti "giovani cattolici, non cattolici, infermieri, operai, studenti e ingegneri civili". Obiettivo dell'incontro, aggiunge il religioso, è quello di "superare la penuria di vocazioni fra i giovani pakistani" dedicando programmi specifici rivolti a loro e "incoraggiandoli a partecipare alle iniziative della chiesa", oltre che "usare le moderne tecnologie per avvicinarli alla fede cristiania".

P. Victor spiega che "la crisi finanziaria, la mancanza di una guida, i media e i social network" sono gli elementi di sfida principali per "nuove vocazioni" e non nasconde il proprio disappunto per la media di due nuove ordinazioni all'anno. "La leadership della Chiesa" aggiunge "deve concentrare i suoi sforzi su questo punto".

Ad oggi vi sono "solo" 45 padri francescani in tutto il Pakistan. Shafiq si unirà a loro a partire dal prossimo mese di settembre; al momento è impegnato a studiare la vita e gli insegnamenti di San Francesco. "Voglio essere forte - conclude il novizio - nella preghiera e sviluppare una profonda esperienza di spiritualità".

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