19/07/2010, 00.00
INDIA
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Karnataka: i gesuiti per lo sviluppo dei Kurubas, tribali e pastori

di Santosh Digal
I Kurubas abitano nel nord di Karnataka e vivono del pascolo degli animali. Non conoscevano la medicina moderna e non erano inseriti nella società. Grazie al lavoro dei gesuiti, che li aiutano da 15 anni, hanno imparato l’arte veterinaria e hanno fondato una federazione. Per Kamal Kishore, veterinario e scienziato, i gesuiti “hanno fatto un lavoro impressionante e unico per l’India”.

Bangalore (AsiaNews) – I gesuiti della provincia di Goa, nello Stato del Karnataka, aiutano da 15 anni attraverso l’associazione Jan Jagaran (Jj) i Kurubas, comunità tribale nomade che vive del pascolo di pecore e capre.

Nel nord del Karnataka, in 12 distretti, vivono 200mila Kurubas, indigeni che possiedono circa 13 milioni di pecore e capre e che si spostano di continuo alla ricerca di nuovi pascoli per il bestiame. I Kurubas sono sempre stati emarginati dalla società, vivendo senza fissa dimora e senza possedere terre di proprietà.

Prima dell’incontro con i gesuiti, erano in stato di forte precarietà. Ogni anno moriva gran parte del loro bestiame a causa di malattie che i pastori non sapevano come curare, non conoscendo l’esistenza della medicina veterinaria e non volendosi staccare dal loro modo di vivere.

“Noi gesuiti stiamo cercando di migliorare le loro condizioni di vita”, racconta p. Joseph Chenakala, direttore di Jj. “Aiutiamo i pastori e difendiamo i loro diritti da molto tempo”. Il lavoro dell’associazione Jj ha portato frutti sorprendenti ed è cominciato 15 anni fa, quando i gesuiti hanno inviato ai capi dei Kurubas un veterinario, che ha spiegato loro la necessità di vaccinare gli animali per impedire infezioni mortali.

In seguito, i gesuiti hanno organizzato 15 giorni di seminario per 50 Kurubas sotto la guida del Veterinary College, Vaccine and Diagnostic Institute e del Sheep and Wool Development Board del governo del Karnataka. I Kurubas sono stati così coinvolti nella società e si sono convinti ad utilizzare le pratiche mediche moderne, riducendo in modo drastico la mortalità del bestiame.

I gesuiti hanno anche contribuito allo sviluppo dei Kurubas, facendo crescere tutta la comunità dal punto di vista socio-politico ed economico. Dopo anni di impegno educativo ed organizzativo, i Kurubas hanno costituito la North Karnataka Shepherds Federation, composta da 400 gruppi per un totale di 6mila persone.

Manjunath Ghanti, presidente della federazione, ha dichiarato: “Sono un pastore e ho ricevuto un’educazione minima. Non riesco ancora a credere di essere presidente di una così grande organizzazione e di poter rappresentare la mia comunità. Non importa quanto mi costerà, ma non deluderò mai la mia gente”.

Una delegazione della North Karnataka Shepherds Federation ha incontrato di recente le autorità indiane per presentare un documento dove i Kurubas hanno esposto le loro necessità dal punto di vista economico e commerciale, iniziando un dialogo con il governo.

Kamal Kishore, veterinario e scienziato, che ha partecipato alla stesura del documento, ha dichiarato riguardo al lavoro dei gesuiti: “Ho incontrato diversi Kurubas nei villaggi, è stato fatto un lavoro impressionante con loro, i risultati sono incredibili. In India è un esempio unico”.

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