11/10/2012, 00.00
NEPAL
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Kathmandu, chiuse 66 università straniere: hanno truffato gli studenti

di Kalpit Parajuli
Da anni gli istituti organizzavano nuovi corsi universitari a pagamento senza l'autorizzazione del governo. Centinaia di studenti rischiano di non veder riconosciuto il proprio titolo di studio.

Kathmandu (AsiaNews) - Il governo nepalese mette al bando 66 istituti scolastici stranieri che avrebbero attratto studenti con corsi universitari e master non approvati dallo Stato. A farne le spese sono centinaia di giovani nepalesi che hanno già pagato le rette scolastiche. Il sistema andava avanti da diversi anni, ma solo ora le autorità hanno fatto luce sul caso che rischia di mandare in crisi l'intero panorama universitario privato nepalese che forma anche parte della classe dirigente del Paese.

Janardan Nepal, portavoce del ministero dell'Educazione, precisa ad AsiaNews che "questi istituti hanno registrato i nuovi corsi, senza rispettare l'iter di approvazione previsto dalla legge, incassando le rette senza garantire la partenza delle lezioni". "In due settimane - continua - abbiamo ricevuto molte informazioni riguardo al loro comportamento. Invitiamo gli studenti e i  genitori a verificare lo stato legale dei corsi proposti da queste università straniere, perché senza l'autorizzazione del governo non verrà riconosciuto il titolo di studio".   

Fra le università vi sono nomi prestigiosi del panorama accademico internazionale: il British College Institute of international management Science, l'International School of Management and Technology, la  Sunway International Business School, l'Institute of Banking and Management Studies, il Softwarica College of IT & E-commerce e  il Padmashree International College. Per attirare più iscritti e attingere anche al bacino di chi non può permettersi un corso di laurea interno, essi hanno aperto una serie di master annuali o semestrali soprattutto in ambito economico finanziario, pubblicizzando l'iniziativa sui giornali. Tutto ciò senza presentare alcuna autorizzazione al governo, che oltre all'approvazione dei corsi persegue anche una politica fiscale sull'apertura di nuovi moduli di insegnamento a pagamento.

Subodh Shah è uno degli studenti iscritti al master in economia offerto dal Kings College di Kathmandu senza autorizzazione e per questa ragione bloccato dal governo. "Siamo tutti molto confusi  - spiega - molti miei coetanei frequentano queste università messe al bando dalle autorità. Se non vi sarà un riconoscimento, quale sarà il nostro futuro e il senso della fatica di questi anni di studio?". "Il governo - aggiunge - è rimasto in silenzio per molti anni, ma ora pone sanzioni alle università e minaccia di espellerle da Paese. Intanto centinaia  di studenti hanno perso un anno di studio, la possibilità di laurearsi e fare ricerca".  

 

 

 

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