14/08/2017, 10.22
NEPAL
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Kathmandu, centinaia di morti e migliaia di sfollati per il maltempo

di Christopher Sharma

Il governo non era preparato alle piogge monsoniche. Appello alle organizzazioni umanitarie. La Caritas Nepal in aiuto per l’emergenza.

Kathmandu (AsiaNews) – Sono almeno un centinaio le vittime e migliaia gli sfollati causati dalle piogge monsoniche e dalle frane che da giorni colpiscono il sud del Nepal.

Secondo il ministero degli Affari interni, più di cento sono dispersi e le operazioni di salvataggio sono rallentate dal maltempo. Il segretario del ministero, Lokdarshan Regmi riferisce che “le piogge di quest’anno sono state al di fuori delle nostre aspettative, non ci siamo preparati in modo adeguato. Siamo consapevoli delle sofferenze e del dolore delle persone colpite ma stiamo facendo il possibile per aiutarli”. Il governo ha inoltre dichiarato lo stato di emergenza e fatto appello alle organizzazioni umanitarie perché intervengano.

Il distretto più colpito è il 21, nel sud del Paese, dove i fiumi sono straripati e l’acqua ristagna senza essere assorbita dal terreno. Più di 8500 ufficiali di sicurezza dalle varie agenzie sono impegnati nelle operazioni di soccorso.

Netra Kc, corrispondente locale della Bbc recatosi sul luogo, commenta: “Le persone chiedono aiuto. Quasi tutti si trovano in mancanza di generi alimentari e vestiari. Tutto il loro cibo, vestiti e beni sono stati spazzati via. Bambini e donne incinta sono a rischio e non c’è acqua potabile pulita”. I dottori mettono in guardia per il rischio di epidemie: migliaia di carcasse di bestiame e animali sono sparse sul territorio.

La polizia riporta che più di 500 turisti di diversa provenienza, in visita al parco nazionale Chitwan, sono intrappolati a causa dell’inondazione. Sono in corso le operazioni di evacuazione con l’impiego di barche ed elefanti.

Ieri, il governo ha tenuto un incontro straordinario, appellandosi alle comunità locale e internazionale. Nello stesso incontro sono state riservate 200mila rupie nepalesi per ciascuna vittima o disperso.

Le organizzazioni cristiane, compresa la Caritas, sono intervenute nelle aree colpite con generi di soccorso, inclusi cibo, vestiti e rifugi temporanei. P. Shilas Bogati, il direttore della Caritas nepalese, ha assicurato l’impegno dell’organizzazione verso i bisognosi, ribadendo che a causa del soccorso prestato alle vittime del terremoto hanno a disposizione risorse e la forza lavoro limitate: “Stiamo cercando di fare del nostro meglio per aiutare chi è stato colpito, con materiale di soccorso immediato per i bisogni primari”. La Chiesa cattolica prega per le vittime.

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