29/07/2014, 00.00
NEPAL
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Kathmandu, preghiera interreligiosa "per chiudere il Ramadan in armonia"

di Christopher Sharma
La moschea principale della capitale nepalese invita i leader delle altre religioni a celebrare insieme Eid-ul-Fitr, la festa che chiude il mese del digiuno nell'islam. Presente anche il nuovo Vicario apostolico, mons. Paul Simick. Al centro delle preghiere la pace fra Israele e Palestina, in Ucraina e in Iraq. Un appello anche al governo: "Tuteli le minoranze religiose del Nepal".

Kathmandu (AsiaNews) - Una preghiera interreligiosa per chiedere pace fra Israele e Palestina, pace in Iraq e pace fra Ucraina e Russia. Ma anche per spingere il governo del Nepal a riconoscere che "tutte le fedi sono uguali, hanno eguali diritti e meritano la stessa tutela da parte delle autorità". È lo spirito che anima i leader delle maggiori confessioni religiose del Paese, che si sono riuniti oggi nella grande moschea di Kathmandu su invito della comunità musulmana locale per celebrare insieme Eid-ul-Fitr, festa che chiude il mese sacro di Ramadan.

Mansur Ansani, portavoce della comunità islamica, spiega: "Pregheremo insieme, ognuno il proprio Dio, per la solidarietà e l'unità della nazione e per la pace nel mondo. Fra gli invitati vi sono indù, cristiani, musulmani, buddisti, baha'i e giainisti: qui in Nepal sentiamo molto le festività di tutte le religioni e siamo stati capaci di creare una vera solidarietà fra le fedi. Le nazioni del mondo dovrebbero imparare da noi". Fra i presenti anche il nuovo Vicario apostolico del Nepal, mons. Paul Simick, alla sua "prima" in ambito interreligioso nel Paese.

Secondo p. Bill Robinson, missionario che lavora in Nepal, l'iniziativa "è molto buona, perché invita al dialogo e allontana la tentazione di soverchiare gli altri gruppi. Tante volte membri di altre religioni vengono alle nostre festività, così come noi andiamo alle loro. È un modo per conoscersi e garantire la pace fra le fedi". Per Damodar Sharma, leader indù, "non abbiamo alcun problema a stare con gli altri. L'importante è promuovere sempre la pace e la solidarietà".

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