22/06/2011, 00.00
INDIA
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Kerala: la “polizia morale” aggredisce una donna perché è in strada di notte

L’episodio ha avuto come vittima una donna di 31 anni che lavora come tecnico all’Infopark di Kochi. Sajan K George, presidente del Global council of India christians (Gcic): “Incidenti del genere sono manifestazioni dell’onda crescente di fondamentalismo che sta affondando le sue radici in Kerala”.
Mumbai (AsiaNews) – Una donna di 31 anni che lavora come tecnico alla società It all’Infopark di Kakkanad, a Kochi, nel Kerala, è stata brutalmente aggredita da un gruppo di persone che sostenevano di svolgere un ruolo di “polizia morale” religiosa. L’incidente è accaduto il 19 giugno, verso le 22.30. Tasni Banu, questo il nome della donna, stava viaggiando in bicicletta con un’amico, quando un gruppo di uomini le ha gridato contro: “Non vi permetteremo di rendere questo luogo un’altra Bangalore, dove le ragazze girano di notte e vanno alle feste”.

Il racconto di Tasni Banu continua così: “In seguito una decina di persone mi hanno insultata, usando parole volgari. Quando ho chiesto la ragione del loro comportamento, mi hanno aggredita. Uno di loro mi ha preso a ceffoni, sono quasi svenuta”. Il Primo ministro del Kerala ha chiesto spiegazioni sull’accaduto alla polizia. E’ una preoccupazione crescente questa, perché molte ragazze vengono aggredite in questo modo in Kerala negli ultimi tempi, da elementi antisociali. I facinorosi l’hanno avvertita in tono minaccioso di non girare per strada di notte, e di non seguire i costumi di Bangalore.

Tasni Bani ritiene che almeno uno degli aggressori fosse ubriaco. La polizia invece ritiene che dietro questo incidente vi sia l’opera dei fondamentalisti. “Abbiamo raccolto informazioni sulle persone che hanno attaccato la ragazza. E ben presto li assicureremo alla giustizia” ha dichiarato l’assistente Commissario di polizia di Thrikkakara T R Prakash.

La polizia ha registrato le dichiarazioni di Tasni Banu, che è stata ricoverata in ospedale con ferite lacero-contuse al collo e alle mani. “Le donne non sono sicure nelle strade di Kochi. L’attacco riflette l’atteggiamento della società verso le donne che escono di sera”, ha aggiunto Tasni. La polizia pensa di aver identificato uno degli aggressori, certo Thajuddin, guidatore di auto-risciò.

Sajan K George, presidente del Global council of India christians (Gcic) ha dichiarato ad AsiaNews: “Incidenti del genere sono manifestazioni dell’onda crescente di fondamentalismo che sta affondando le sue radici in Kerala, e di come una parte della società musulmana perseguita i suoi stessi membri. Alcuni anni fa Tasni Banu è stata all’onore delle cronache percé ha sfidato i fondamentalisti di Malappuram, dal momento che ha scelto di sposarsi in base allo Special marriage act. All’epoca, Tasni Banu ha dovuto affrontare l’ira non solo dei suoi genitori, ma anche quella di un gruppo di fondamentalisti, che le imposero gli arresti domiciliari e poi l’hanno ostracizzata”.

Secondo p. Paul Thelakat, portavoce della Chiesa siro-malabarese, questa cosiddetta "polizia morale" è il risultato di una più ampia deriva della società indiana, travolta dall'invasione di una cultura di mercato: "La rivoluzione sessuale in atto tra i giovani provoca due reazioni opposte: da una parte, una libertà di costumi estrema tra ragazzi e ragazze; dall'altra, reazioni immorali e deprecabili come questo episodio". Oggi "nessuna ragazza potrà mai accettare di essere soggetta al volere di un altro uomo, fosse anche un fratello - continua - ma la scelta non potrà mai essere tra l'essere liberi, rischiando la vita, o dei fondamentalisti pronti ad uccidere in nome della moralità". (N.C.)
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