17/04/2021, 10.53
INDIA
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Kumbh Mela, l'appello di Modi: con la pandemia sia solo simbolico

Mentre il Paese tocca l'ennesimo record di morti, il premier interviene sul pellegrinaggio al Gange. Gruppi indù avevano chiesto di sospenderlo: un loro leader è morto per Covid-19 dopo avervi partecipato. Il governo dell'Uttarakhand vuole andare avanti, ma chiude le piscine come misura anti-contagio. 

New Delhi (AsiaNews) – Dopo le immagini della folla assiepata sul Gange nonostante il Covid-19 che hanno fatto il giro del mondo, il premier Narendra Modi rompe il silenzio e chiede che il “Kumbh Mela sia un evento solo simbolico”. Lo ha fatto questa mattina con un tweet in cui racconta di aver parlato al telefono con lo swami Avadeshanand Giri, la guida di una delle 13 confraternite indù che organizzano il grande pellegrinaggio. “Li ho invitati - scrive Modi - a mantenere il Kumbh Mela come un evento solo simbolico a causa della pandemia da coronavirus, adesso che sono stati completati due Shahi Snaan”. Il riferimento è alle tre giornate solenni in cui è previsto il massimo afflusso di pellegrini, la terza e ultima delle quali sarebbe in programma per il 27 aprile.

La decisione del primo ministro indiano è arrivata nella giornata in cui il Paese ha dovuto ancora una volta registrare un record nei contagi e nelle vittime della pandemia, che continuano a crescere a un ritmo mai visto: nelle sole ultime 24 ore sono stati riscontrati 234.692 nuovi casi di positività e 1.341 vittime. Il tutto nonostante le vaccinazioni continuino a velocità sostenuta: sono ormai 117 milioni le dosi somministrate. In un Paese di 1,3 miliardi di abitanti il contagio continua però ad estendersi a macchia d'olio, con gli ospedali in grave crisi in molte città per carenza di posti letto e ossigeno per le terapie intensive.

In questa situazione anche all'interno del mondo indù si erano moltiplicati nelle ultime ore gli inviti a dichiarare concluso il Kumbh Mela, che sulla carta invece dovrebbe proseguire fino al 30 aprile. Continuano ad arrivare notizie di pellegrini che hanno contratto il virus ad Haridwar: lo stesso swami Avadeshanand Giri - a cui il premier ha telefonato - è risultato positivo al Covid-19, mentre Kapil Dev, il leader di un altro importante gruppo indù che aveva partecipato al pellegrinaggio, è addirittura morto a causa del coronavirus in un ospedale dell'Uttarakhand. In tutto sono circa 2.800 i casi di positività registrati in 6 giorni tra i pellegrini indù e questo malgrado le persone testate siano solo una piccola minoranza rispetto a quanti affluiscono sul Gange per il bagno rituale.

Da parte sua fino a ieri il governo dell'Uttarakhand, nelle mani dei nazionalisti indù del Bjp, aveva continuato ad escludere in modo categorico l'ipotesi di un annullamento del Kumbh Mela. E questo nonostante l'aumento dei casi di Covid-19 registrati nello Stato abbia portato le stesse autorità locali a varare una serie di misure restrittive per contenere il contagio. Con il risultato paradossale che, da ieri, in Uttarakhand è vietato andare in piscina ma non partecipare a un bagno rituale nel Gange con migliaia di persone.

Con il suo tweet Modi ha cercato di mediare tra le due posizioni: il Kumbh Mela andrà dunque avanti, però il riferimento alla “modalità simbolica” fa pensare che non arriveranno più nuovi pellegrini dal resto dell'India. Anche se l'espressione resta volutamente ambigua, per non scontentare i gruppi più integralisti che sono una fetta importante dell'elettorato del suo Bjp.

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