31/07/2006, 00.00
CINA - STATI UNITI
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L'inquinamento atmosferico della Cina colpisce gli Stati Uniti

La California e altri Stati Usa sono raggiunti dall'inquinamento proveniente dalla Cina. Senza drastici interventi, in pochi anni le industrie cinesi e i consumi della popolazione sconvolgeranno l'ambiente mondiale.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – I fumi e le polveri di impianti industriali, centrali elettriche alimentate a carbone e veicoli privati della Cina, varcano l'Oceano e inquinano l'aria degli Stati Uniti. Senza drastici interventi, ci sarà un rapido peggioramento che sconvolgerà il mondo.

Le conseguenze del rapido sviluppo economico cinese inquinano non solo questo Paese: a migliaia di km. e con un oceano di mezzo, alcuni giorni almeno il 25% delle sostanze inquinanti a Los Angeles provengono dall'Asia. Lo afferma l'Agenzia Usa per la protezione ambientale. Gli scienziati hanno accertato che l'inquinamento è trasportato dalle correnti aeree e temono che presto la Cina possa causare almeno un terzo dell'intero inquinamento della California.

Dan Jaffe, studioso dell'atmosfera all'università di Washington, afferma che ozono, ossido di carbonio, mercurio e altre sostanze inquinanti asiatiche sono state trovate sul Monte Bachelor in Oregon e sul Cheeka Peak nello Stato di Washington. Finora l'inquinamento si è in parte disperso nell'aria intorno al mondo, ma "non c'è più luogo – commenta Jaffe – dove l'inquinamento si possa disperdere".

 "Si prevede – dice Steven Cliff, ricercatore dell'università della Califormia - che lo sviluppo della Cina [con crescente consumo di carburanti fossili e aumento dei veicoli e dei consumi privati] causerà un aumento dell'inquinamento", con danni anche al clima.

L'inquinamento dell'Asia dipende – spiega Cliff - per circa un terzo dalle polveri provocate dalla crescente deforestazione e dalla mancanza di umidità. Per il resto deriva dal consumo di carburanti fossili: zolfo, fuliggine e particelle di metallo. Ma queste particelle possono alterare il clima, trattenendo calore, riflettendo la luce e cambiando il ciclo delle precipitazioni.

"Se loro [i cinesi] avranno autovetture e utilizzeranno l'elettricità – prevede Tony Van Curen, collaboratore di Cliff - come nei Paesi sviluppati, l'inquinamento aumenterà di molte volte".

Gi impianti a carbone generano i due terzi dell'energia necessaria alla Cina e ogni settimana è costruito un nuovo impianto a carbone. Ogni anno i proprietari cinesi di auto aumentano del 10%, con corrispondente aumento di anidride carbonica e altri gas serra. Secondo Barbara Finamore, capo del Natural Resources Defence Council's China Clean Energy, con l'attuale sviluppo, entro un decennio la Cina supererà gli Stati Uniti come maggior produttore mondiale di gas serra. "E' una vera bomba ambientale a tempo – aggiunge – che, da sola e senza considerare le situazioni delle altre Nazioni, minaccia di sconvolgere l'intero Pianeta".

Anche la Cina teme che senza radicali interventi di controllo, nei prossimi 15 anni, l'inquinamento aumenterà di 4 volte. Pechino prevede di spendere 162 miliardi di dollari Usa in 5 anni per pulire l'ambiente, ma l'ampiezza del problema è immenso, aumentato da frequenti gravi incidenti industriali. Lo scorso 12 giugno un camion che trasportava oltre 60 tonnellate di catrame di carbone, tossico e causa di tumori, è caduto "per incidente" nel fiume Dosha, nello Shanxi, utilizzato per attingere acqua potabile e affluente di altri importanti corsi d'acqua.

Sempre a giugno in un impianto chimico della Zhejiang Longxin Chemical, che produce perossido di idrogeno a Longquan, nel Zhejiang, vi è stata una serie di esplosioni che hanno liberato una nuvola di gas tossico. (PB)

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