20/09/2012, 00.00
CINA
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L'ombra di Bo Xilai nel processo a Wang Lijun

di Wang Zhicheng
Un resoconto della Xinhua cita - di traverso - l'ex capo del Partito di Chongqing, al quale Wang Lijun aveva comunicato i suoi sospetti sulla moglie, assassina del faccendiere Heywood. E Bo ha preso a schiaffi Wang. Forse a breve ci sarà un processo contro Bo. La data del Congresso non è stata ancora comunicata.

Pechino (AsiaNews) - Per la prima volta da mesi, la persona di Bo Xilai (a sin. nella foto), l'ex capo del Partito a Chongqing, viene legata alla vicenda dell'assassinio del faccendiere Neil Heywood, ucciso dalla moglie Gu Kailai nel novembre scorso. Pubblicato ieri sera da Xinhua, un dettagliato resoconto sul processo appena concluso contro Wang Lijun (a destra nella foto), ex capo della polizia di Chongqing, afferma che Bo aveva saputo da Wang che sua moglie era sospettata nell'omicidio di Heywood.  Nel resoconto si dice che per tutta risposta, Bo ha sgridato Wang e lo ha schiaffeggiato sul volto. Ma in modo molto curioso, Xinhua non cita il nome proprio di Bo, ma lo identifica come "l'allora guida ufficiale del partito comunista di Chongqing".

Proprio quello schiaffo sembra aver prodotto un cambiamento in Wang Lijun: fino ad allora egli aveva coperto Gu Kailai e nascosto le prove della sua responsabilità nell'assassinio. Subito dopo l'umiliazione, egli ha chiesto ai suoi colleghi di riaprire l'inchiesta ed ha fatto emergere le prove, fra cui sangue della vittima - con i segni dell'avvelenamento - e una registrazione segreta della confessione di Gu Kailai fatta a Wang  il giorno dopo l'omicidio.

Temendo poi per la sua vita, in febbraio egli ha cercato di rifugiarsi nel consolato Usa di Chengdu, chiedendo asilo politico. Ma la polizia cinese - che aveva circondato l'edificio -  lo ha convinto a consegnarsi. Ed è stata la sua confessione al personale straniero del consolato a spingere il Partito ad agire, costringendo alle dimissioni Bo Xilai; intentando il processo alla moglie, a quattro ufficiali di polizia che avevano coperto le prove dell'assassinio; e infine imprigionando e processando Wang Lijun. Una delle accuse contestategli è proprio quella di "aver disertato il suo posto di lavoro" per trovare rifugio nel consolato. Nel resoconto di Xinhua si cita di continuo il fatto che il comportamento di Wang Lijun ha causato "un impatto negativo in patria e all'estero".

Gu Kailai è stata condannata in agosto alla pena di morte, sospesa per due anni (v.: 20/08/2012 Pena di morte per Gu Kailai. Sempre silenzio su Bo Xilai); anche  i quattro ufficiali sono stati processati in agosto (v.: 10/08/2012  Saga di Chongqing: processo a poliziotti e a Wang Lijun. Silenzio su Bo Xilai); il processo a Wang è avvenuto il 17 e il 18 settembre (v.: 18/09/2012 In segreto e poi in pubblico si apre il processo contro Wang Lijun).

Finora però in nessun processo era emersa alcuna responsabilità di Bo Xilai, potente principino che aspirava a un posto di potere nel Comitato centrale del Politburo.  La "saga di Chongqing", piena di intrighi, corruzione, colpi di scena, tradimenti e omicidi ha aperto una delle crisi più vistose nel Partito comunista, colpito nella sua credibilità.

Forse è proprio a causa di questa crisi che la data del Congresso del Partito, in cui si dovrebbe avere un rimescolamento al vertice, non è stata ancora comunicata. Ora che il suo nome - anche se in modo non diretto - è stato fatto, è probabile che anche lui subirà un processo, dato che - come predica Xinhua - "la legge è uguale per tutti".

Fino ad ora, da dopo le dimissioni forzate da Chongqing, Bo è  stato fermato per generiche "violazioni della disciplina del Partito".

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