14/05/2012, 00.00
RUSSIA
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L’intelligentsia guida Mosca “a passeggio” contro Putin

di Nina Achmatova
Migliaia di persone sfilano nel centro capeggiati da scrittori e poeti. La polizia rimane a guardare. Esperti: le autorità sono convinte che il malcontento si spegnerà presto, ma è un’aspettativa vana. Forse è "una rivoluzione".

Mosca (AsiaNews) - Sembravano scomparsi dopo la vittoria di Vladimir Putin alle presidenziali di marzo, che avevano fiaccato l'entusiasmo dell'opposizione "per elezioni oneste". Si erano anche distanziati dai leader di spicco del movimento anti-Putin dopo i violenti scontri a piazza Balotnaja dello scorso 6 maggio. Invece, scrittori, musicisti e intellettuali che questo inverno avevano dato vita all'organizzazione Lega degli elettori, sono tornati in prima linea con una manifestazione che il 13 maggio a Mosca ha radunato migliaia di cittadini, a una settimana dall'insediamento di Vladimir Vladimirovich al Cremlino.

Senza bandiere o slogan politici, solo con i nastri bianchi, emblema della cosiddetta "rivoluzione della neve", 10mila persone - secondo stime degli organizzatori - duemila per la polizia, hanno marciato per due chilometri "da un Alexander all'altro", come si diceva su Internet: dalla statua del poeta Alexander Pushkin nell'omonima piazza, a quella di un altro scrittore, Alexander Griboedov, nel parco di Chistie Prudy, dove da 7 giorni è allestito il campo "Occupy Abay", una sorta di Zuccotti Park alla russa. 

La "Passeggiata controllata" era stata convocata via internet da Boris Akunin, autore di best seller polizieschi, insieme a un gruppo di altri scrittori e poeti russi. L'obiettivo era  rivendicare il diritto di girare liberamente in città, senza rischiare il carcere, come è successo al blogger Alexei Navalny. Navalny è stato condannato a due settimane di detenzione amministrativa dopo aver preso parte ai "sit-in itineranti" che hanno invaso le vie di Mosca nei tre giorni successivi al giuramento di Putin e dispersi con forza dagli agenti antisommossa.

Anche se l'iniziativa non era concordata con il comune di Mosca e il fiume di gente che ha pacificamente invaso i viali del centro ha, a tratti, impedito il normale scorrimento del traffico, stavolta la polizia è rimasta a guardare. "La passeggiata controllata - ha scritto l'ex ministro delle Finanze Alexei Kudrin, anche lui in piazza lo scorso inverno - è la dimostrazione che la protesta può tornare a un corso pacifico. Tutto dipende dalle autorità".

Secondo la sociologa Olga Krishtanovskaja, membro del partito di governo Russia Unita intervistata dal quotidiano Vedomosti, le autorità hanno scommesso sul fatto che l'interesse della società verso le iniziative di protesta svanirà presto. Ma si tratta di un'aspettativa vana. "La situazione - aggiunge la donna - ha tutte le caratteristiche dei prodromi di una rivoluzione". 

 

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