19/08/2005, 00.00
ASIA
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L'Asia commemora Frère Roger

Bangkok (AsiaNews/Ucan) – La morte di Frère Roger ha addolorato anche molte comunità asiatiche, spesso sede di comunità legate a quella di Taizè. Yusuf Suharyono è il responsabile della preghiera "stile Taizè" in Indonesia e risiede a Jakarta. "Noi attivisti e sostenitori della preghiera di Taizè – dice – siamo dolenti per la morte del fondatore, così vicino ai giovani. Ha sempre praticato la riconciliazione ed il perdono, testimone di Dio e dell'amore".

La comunità di preghiera Taizè in tutta l'Indonesia pregherà in maniera congiunta ogni sera dalle 20 alle 22 per commemorare Frère Roger fino ai suoi funerali, che si terranno a Taizè il 23 agosto. Suharyono ha incontrato il religioso assassinato diverse volte in Francia. "Il suo messaggio – ricorda – diceva: noi siamo una grande ed unica famiglia. Ho riflettuto spesso ed in maniera profonda su questo messaggio ed ho capito che le relazioni sono molto importanti. Sfortunatamente la sua morte ha interrotto la nostra relazione".

L'assassinio di Frère Roger è una grossa sfida per la comunità locale "ma - dice ancora - ci incoraggia ad aumentare la nostra testimonianza, la riconciliazione ed il perdono". La comunità indonesiana ha inviataotramite e-mail le proprie condoglianze alla comunità madre.

In Nepal la notizia della morte era per lo più sconosciuta, fatta eccezione per i Circoli religiosi di Kathmandu. Suor Francisca Niraula lavora a Damak, nella parte est del Paese. Informata telefonicamente della morte ha espresso sgomento: "Non sapevamo nulla" dice e ricorda le sue esperienze personali con la comunità di Taizè. "Ho visitato Taizè molte volte e la casa madre della mia congregazione si trova a Cluny, molto vicino".

Suor Niraula descrive il religioso come "un santo" e dice di conoscere "diversi indù che hanno visitato più volte quella comunità. Chiunque andasse lì ne rimaneva in qualche modo toccato. Sono sicura che possiamo contare sulle sue preghiere dal Paradiso quando veniamo accusati di portare solo influenza straniera e soldi per le nostre scuole in questo Paese".

Alcuni cattolici della capitale, con accesso alle tv satellitari, hanno appreso la notizia prima degli altri. Jyoti Khanal, vice presidente della Caritas in Nepal, dice: "E' triste vedere in televisione un volto anziano e capire che la notizia parla della morte di un uomo come Frère Roger". Isu Jung Karki, un popolare pastore cristiano, sottolinea: "Quello era veramente un uomo santo. Ci mancherà molto".

La comunità cattolica del Nepal ha conosciuto le preghiere di Taizè circa 15 anni fa quando Frère Guillame – di base in Bangladesh – si era recato a Kathmandu con dei video per illustrare le preghiere di quella comunità. Da allora Frère Guillame è tornato spesso in Nepal per incontrare i leader cristiani di tutte le confessione ed una volta per aiutarli a far partire nella capitale un gruppi ecumenico, poi sciolto per delle polemiche riguardo la partecipazione cattolica al grande raduno indù di Dashain.

In Giappone uno dei rappresentanti della comunità, Uematsu Isao, dice: "Frère Roger ha avuto una grande influenza sul movimento ecumenico giapponese in maniera diretta ed indiretta. La musica di Taizè è usata in chiese e case di tutto il Paese. Quando si vedono quanti giovani sono stati incoraggiati dal contatto con Taizè, tutti i leader religiosi devono riconoscere in questo religioso morto un grande dono".

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