16/01/2004, 00.00
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L'ayatollah Al-Sistani chiede elezioni e minaccia una Fatwa

Baghdad (AsiaNews) – Paul Bremer, governatore civile dell'Iraq, è arrivato oggi al Washington dove è si incontrerà con il presidente Bush. Sull'agenda vi sono la situazione  irachena ed i risultati delle consultazioni con le  fazioni interne. La preoccupazione maggiore rimane la questione sollevata dagli sciiti: l'insistenza dell'ayatollah sciita Al-Sistani, di organizzare le elezioni generali prima di qualsiasi transizione di potere.

Il piano Usa prevede di creare un governo provvisorio, scelto da organi non eletti, al quale consegnerà il potere entro la fine di giugno. Questo governo iracheno dovrà occuparsi delle elezioni che si terranno non prima di luglio. Al- Sistani, ritiene questa prassi contraria alla democrazia e rivendica elezioni prima di qualsiasi transizione.

Ieri, 60 mila sostenitori del leader sciita sono scesi in piazza  a Bassorah, per esprimere il loro sostegno al capo religioso e gridando in arabo" No,no alla cooptazione Si, si ad Al-Sistani!", mentre si poteva leggere su una scritta in inglese " Vogliamo una costituzione redatta da iracheni eletti".

Il vice di Al-Sistani, Mohamad Baker Al-Mahri,che risiede in Kuwait, ha rilasciato un'intervista alla Tv araba di Abu Dhabi, nella quale informava che l'Ayatollah " Al-Sistani è pronto ad emettere una Fatwa contro qualsiasi organo politico imposto da Forze esterne". La manifestazione di ieri, la capacità di mobilitare le folle, è un messaggio chiaro alla coalizione di non prendere alla leggera le minacce sciite.

Molti osservatori ritengono che Al-Sistani sia l'unica personalità irachena capace di creare una rivolta e di guidare una "guerra di liberazione".

Su un altro fronte, le richieste dei curdi di creare una confederazione in Iraq, sono rigettate dagli arabi, dai cristiani (caldei, assiri, armeni) e dai turkmeni. I sunniti, riuniti ieri a Baghdad in un congresso, hanno espresso timore circa la spartizione del paese e hanno chiesto di avere un ruolo più rilevante nelle decisioni che riguardano il futuro dell'Iraq.

Anche Adnan Al Bagehgi, presidente di turno del Consiglio governativo provvisorio, è andato a New York. Lunedì prossimo, si incontrerà con il Segretario dell'Onu Kofi Annan. L'incontro  a cui è prevista anche la partecipazione di Bremer, affronterà il tema del ruolo da affidare all'Onu in Iraq. (PB)

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