10/12/2011, 00.00
COREA DEL SUD
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La “nuova evangelizzazione” nelle lettere pastorali 2012 dei vescovi sud-coreani

di Theresa Kim Hwa-young
I pastorii richiamano lo spirito del Concilio Vaticano II a 50 anni dall’apertura, che resta ancora oggi “un punto di riferimento essenziale”. Temi prioritari da promuovere: famiglia, vita, gli anziani, le comunità e la missione. Ai valori etici si unisce la difesa del territorio.
Seoul (AsiaNews) – Promuovere una “nuova evangelizzazione” secondo lo spirito del Concilio Vaticano II a 50 anni dal suo inizio e rafforzare lo sviluppo di alcuni temi prioritari fra cui la famiglia, la vita, gli anziani, le piccole comunità cristiane, l’opera missionaria e la spiritualità del martirio. Sono questi i punti essenziali delle lettere pastorali per l’anno 2012, diffuse in questo periodo di Avvento dai vescovi sud-coreani. Ai fedeli è chiesto un rinnovato impegno nel compito dell’annuncio e della difesa di valori non negoziabili che sono alla base della dottrina della Chiesa e della fede in Cristo. La Chiesa sud-coreana è fra le più importanti e attive di tutta l’Asia e registra un aumento costante dei fedeli: i cattolici sono oltre 5 milioni e costituiscono più del 10% della popolazione totale, ma la sfida – come conferma la Conferenza episcopale – resta quella di promuovere l’evangelizzazione.

Nella lettera intitolata “Nuova evangelizzazione in una nuova era, richiamando lo spirito del Concilio Vaticano II”, il card Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul, invita i fedeli a trarre ispirazione dalle idee conciliari, che ancora oggi “sono un punto di riferimento essenziale” per affrontare le sfide della società moderna e risolvere i problemi. Il porporato lancia un appello a tutti i cattolici perché risveglino il loro sensoo missionario “sullo base dello Spirito comune riaffermato dal Concilio Vaticano II”. Mons. Thaddeus Cho Hwan-kil, arcivescovo di Daegu, diocesi che nel 2011 ha celebrato il centenario dalla nascita, invita i fedeli a “partecipare in modo attivo al secondo Sinodo dell’arcidiocesi” che definisce “opportunità di rinnovamento”.

L’arcivescovo di Gwangju mons. Hyginus Kim Hee-joong ricorda invece i 75 anni dall’erezione della diocesi che cadono proprio nel 2012. Nella lettera intitolata “L’Evangelizzazione comincia dalla famiglia” il prelato ricorda che il compito di annuncio va promosso sin dalle mura domestiche, perché “la famiglia è la base solida” su cui poggia la “nuova evangelizzazione”. Egli auspica anche che le famiglie siano “testimoni di preghiera, proclamazione del Vangelo e al servizio del mondo”.

Mons. Matthias Ri Iong-hoon, vescovo di Suwon e presidente della Commissione di Giustizia e pace della Conferenza episcopale, ricorda la strenua difesa della vita e le battaglie contro i contraccettivi, l’eutanasia, l’aborto e quanto è contrario alla dignità della vita umana. A questo si aggiunge la campagna ambientalista contro il Progetto dei quattro grandi fiumi e la costruzione di una base navale sull’isola di Jeju.
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