02/12/2008, 00.00
SRI LANKA
Invia ad un amico

La Caritas celebra a Colombo i 40 anni con una manifestazione di commercio equo

di Melani Manel Perera
L’organizzazione caritativa festeggia l’anniversario con due giorni dedicati al commercio equo. Dall’intuizione iniziale di padre Joseph Fernando, ideatore del primo centro a Colombo, alla diffusione attuale in tutto il Paese con 11 punti operativi e oltre 300 località coinvolte.
Colombo (AsiaNews) - Due giorni di commercio equo per celebrare i 40 anni di fondazione della Caritas Sri Lanka. Il 2 e 3 dicembre il Vihara Maha Devi Park di Colombo ospita una manifestazione nazionale (nella foto l’ingresso dell’area in cui si svolge l’iniziativa) che vede coinvolto tutto il network dei centri Caritas presenti nel Paese.
 
Padre Demian Piyasiri Fernando, direttore della organizzazione, spiega ad AsiaNews che “il commercio equo è una parte importante delle attività messe in atto dalla Caritas Sri Lanka-Sedec per accrescere le capacità della popolazione di ricostruirsi una vita dopo i disastri naturali e quelli causati dall’uomo. Queste iniziative di commercio equo offrono un’opportunità ai gruppi di autosostegno o per quelli di animazione per promuovere la loro vita, esibire i loro prodotti e quindi intraprendere nuove attività commerciali stringendo rapporti con potenziali acquirenti”.
 
Oltre alla manifestazione del Vihara Maha Devi Park, padre Demian spiega che “molte altre giornate di commercio equo si sono svolte anche nei 13 centri diocesani della Caritas Sri Lanka”.
La Caritas Sri Lanka è una delle prime organizzazioni cattoliche nate nel Paese come espressione concreta della dottrina sociale della Chiesa e della sua attività a difesa della dignità umana. A novembre ha festeggiato i 40 anni di fondazione. Il tema scelto per celebrare l’anniversario è “Camminando insieme per una società giusta”.
 
All’origine dell’organizzazione c’è la figura di padre Joseph Fernando, che nel 1968 fece nascere il primo Social and Economic Development Centre (Sedec) presso la sede dell’allora arcivescovo di Colombo, il cardinale Thomas Cooray. Da allora l’organizzazione, poi divenuta Caritas Sri Lanka-Sedec, ha diffuso le sue attività  facendosi conoscere e accettare in oltre 300 paesi e costituendo 11 centri nell’isola.
 
L’opera della Caritas si rivolge a persone di ogni casta, etnia e religione. Negli anni l’impegno dell’organizzazione cattolica a favore dei poveri e degli emarginati ha posto un particolare accento sullo sviluppo umano integrale, la costruzione di una pace duratura e la realizzazione di programmi comunitari per la prevenzione ai disastri  naturali.
 
Herman Kumara, segretario generale della World Forum for Fisher People (Wffp) e presidente del movimento National Fisheries Solidarity (Nafso), è stato a lungo responsabile della Caritas Sri Lanka nell’ambito della formazione. Spiega ad AsiaNews che “ il Sedec ha il merito di formare movimenti sociali e di attivisti nella società srilankese. Il Nafso, il movimento Savisthri delle donne e i principali attivisti in essi impegnati sono due esempi di questo”.
 
Alla Caritas Sri Lanka la società civile dell’isola riconosce anche il forte impegno nell’ambito del dialogo tra le religioni svolto attraverso il quotidiano lavoro di aiuto. A conferma di questo il 4 dicembre l’organizzazione ha in programma un incontro interreligioso presso la International School di Colombo.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Colombo, la Caritas festeggia 50 anni di attività per i poveri
08/11/2017 12:47
Caritas Sri Lanka, una messa per i migranti nella chiesa di sant’Anna (Foto)
01/10/2019 11:14
Caritas Colombo: campagna di Quaresima per giovani, bambini disabili e malati di cancro
19/03/2019 13:43
Sacerdoti cattolici e religiosi indù liberati dai campi profughi tamil
27/08/2009
Caritas-Sri Lanka: attrezzature mediche e protesi per i militari invalidi
13/07/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”