07/10/2013, 00.00
TURCHIA-ARMENIA
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La Chiesa armena canonizzerà i martiri del genocidio. Ankara scontenta

di NAT da Polis
La cerimonia dovrebbe avvenire nel 2015, centenario del genocidio di 1,5 milioni di armeni. Al sinodo che ha deciso la canonizzazione erano presenti vescovi armeni da tutto il mondo. Le tensioni fra Armenia e Turchia prendono anche un carattere "religioso".

Istanbul (AsiaNews) - Con una mossa che ha colto di sorpresa la Turchia, la Chiesa Armena  sta per procedere alla canonizzazione delle vittime del genocidio armeno, perpetrato dallo Stato turco nel 1915, usando elementi kurdi come manovalanza per le uccisioni. Il genocidio,  perpetrato con metodo scientifico,  è descritto dallo storico turco Taner Akcam  come "un atto vergognoso" (è il titolo di un suo volume). Ma il governo di Ankara non lo ha mai riconosciuto e rifiuta la definizione di "genocidio".

Secondi fonti citate dai giornali turchi, la canonizzazione avverrà nel 2015, nel centenario del genocidio dei  1,5 milioni di armeni, trucidati nell' Asia Minore.

 La  fonte principale di tale notizia  è l' ASAM, Il centro di ricerche di strategia euroasiatica della Turchia , secondo il quale a Erevan capitale dell' Armenia, è stato convocato il grande sinodo della Chiesa Armena. Fatto importante: a questo sinodo hanno partecipato, per la prima volta  dopo 400 anni -  cioè dopo il 1651  -  vescovi accorsi da tutto il mondo: una vera novità nella storia della Chiesa Armena .

Al sinodo - tenutosi alla fine di settembre - hanno partecipato l'arcivescovo di Etsmiatzin, (considerata la città più sacra per gli armeni); l'arcivescovo armeno del Libano, dove si trova anche una grande comunità, sfuggita in gran parte al genocidio; i  vescovi di Stati Uniti, Gerusalemme, Sud America, Francia e dei luoghi dove vi sono comunità armene della diaspora.

Durante la riunione si è deciso di canonizzare tutte le vittime dell' orrendo genocidio perpetrato dagli ottomani  prima e poi dai turchi di Kemal Ataturk. La canonizzazione seguirà la formula della tradizione delle Chiese  orientali, che consiste nel proclamare i santi riportando il nome del luogo del martirio e non i nomi delle singole persone.

La decisione del sinodo armeno, ha agitato  la  Turchia. Il presidente dell' ASAM, Ömer Özkaya, facendo una lettura politica del gesto, sottolinea che tutti i vescovi della Chiesa Armena,  si sono riuniti per la prima volta dopo  400 anni con lo scopo di  dare la massima visibilità al "presunto" (secondo i turchi)  genocidio degli Armeni, procedendo alla canonizzazione delle vittime del genocidio. Ömer Özkaya,  ha comunque rilevato che in questo modo, gli Armeni, danno un'altra dimensione, quella religiosa,  alla controversia che oppone la comunità della diaspora e la Turchia.

Non sfugge neppure  il fatto che per dare maggiore enfasi a  questa decisione, il sinodo è stato convocato nel centro religioso dell'Armenia, l' Etsimiatzin, che costituisce il  grande simbolo di riferimento  religioso  degli Armeni.

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