10/10/2005, 00.00
COREA DEL SUD
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La Chiesa coreana finanzierà la ricerca sulle cellule staminali adulte

Per curare le malattie non è necessario l'impiego di cellule staminali embrionali "sacrificio di una vita umana". Denaro, informazione e competenze mediche per salvare la vita.

Seoul (AsiaNews/Ucan) – L'arcidiocesi di Seoul raccoglierà 10 miliardi di won  (9,6 milioni di dollari americani) per la ricerca sulle cellule staminali adulte. Lo ha annunciato il 5 ottobre mons. Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul, durante un incontro del Comitato per la Vita della diocesi che si è tenuto presso il Centro medico cattolico.

Andrei Yeom Soo-jung, vescovo ausiliare di Seoul, ha sottolineato che la ricerca per la cura di gravi malattie può avvenire "in accordo con l'insegnamento bioetico della Chiesa". Padre Joseph Kim Yong-tae, membro del Comitato, ha spiegato che le cellule staminali possono svilupparsi in cellule specializzate per formare organi e parti del corpo e sono studiate per curare malattie, come la rigenerazione delle cellule cerebrali danneggiate dal morbo di Alzheimer.

Spesso il mondo scientifico utilizza cellule prese da embrioni umani, ma per produrle occorre clonare gli embrioni e poi distruggerli, pratiche che la Chiesa ritiene "immorali". Le ricerche con le cellule staminali degli adulti – spiega padre Kim – mostrano grande efficacia, per cui non sarà necessario "sacrificare una vita umana (l'embrione) per salvare la vita del malato".

In questa ottica, il movimento cattolico "Un cuore un corpo" vuole "promuovere la cultura della vita" sia implementando le ricerche sulle cellule staminali adulte sia tramite la revisione della normativa sulla bioetica per impedire ricerche ed esperimenti su embrioni umani. Sono anche previsti, tramite il Comitato, interventi per l'informazione e l'educazione pubblica in materia e l'istituzione del premio "Mistero della vita" (pari a 300 milioni di won) per le ricerche sulle cellule staminali adulte.

Alberto Oh Il-whan, direttore del Centro di terapia cellulare, spiega che i malati curati con iniezioni di cellule staminali adulte "hanno mostrato grandi miglioramenti", specie per le malattie che colpiscono cervello, femore e colonna vertebrale. "Solo l'iniezione di cellule staminali adulte – dice Oh - ha portato simili miglioramenti". Già nello scorso giugno il Centro medico cattolico ha trattato con successo casi di infarto celebrale e malattie vascolari attraverso l'uso di cellule staminali adulte, come riconosciuto dallo stesso ministero della Sanità.

Questo metodo vuole costituire alternativa alla terapia proposta dal prof. Hwang Woo-suk, il cui team di ricerca conduce la clonazione "su misura" di cellule staminali embrionali e che riceve ampi sussidi pubblici (lo scorso agosto l'università di Seoul ha iniziato la costruzione di un laboratorio di bioingegneria per le ricerche di Hwuang nel campus di Kwanak, a sud di Seoul, per una spesa di 25 miliardi di won). Sempre Hwang - nel febbraio 2004 - aveva annunciato di aver clonato un embrione umano e di averne prelevato 11 fila di cellule staminali.

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