03/02/2012, 00.00
INDONESIA
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La Chiesa di Papua prepara il terreno ai dialoghi fra Jakarta e indipendentisti

di Mathias Hariyadi
Il presidente Yudhoyono ha ricevuto una delegazione di leader cattolici e protestanti. I vertici cristiani apprezzano l'impegno del governo centrale e auspicano una serie di vertici fra i due fronti. No comment su possibili rivendicazioni separatiste di una provincia a lungo sfruttata per le ricchezze naturali.
Jakarta (AsiaNews) - I leader cristiani di Papua preparano il terreno per "veri dialoghi" fra il governo centrale indonesiano e i capi dell'amministrazione papuana e i vertici del movimento separatista. Due giorni fa a Jakarta, al palazzo presidenziale, Susilo Bambang Yudhoyono e ministri dell'esecutivo hanno incontrato alcuni esponenti della Chiesa di Papua, cattolici e protestanti, bissando il faccia a faccia del 16 dicembre 2011. La provincia orientale dell'Arcipelago, un tempo nota come Irian Jaya, è ricca di risorse naturali ed è stata teatro di una violenta campagna militare - ai tempi del presidente Sukarno - che ha determinato l'annessione nel 1969. Il pugno di ferro usato dal regime di Suharto fra il 1967 e il 1998 e la massiccia invasione di multinazionali straniere e compagnie indonesiane ha favorito la nascita di un movimento separatista, che lotta da anni per la separazione da Jakarta. 

Secondo molti papuani e leader cristiani locali, Papua ha rappresentato a lungo una "grande mela" da sfruttare, con i nativi locali spettatori inermi di spoliazioni e abusi commessi in nome dell'economia e del progresso. E proprio nei vertici della Chiesa, i capi delle varie tribù hanno visto un possibile sostegno nella lotta per i loro diritti e la fine dello sfruttamento imposto da Jakarta.

In un comunicato diffuso al termine dell'incontro, il Sinodo delle Chiese di Papua e la locale Conferenza dei vescovi hanno espresso "apprezzamento" per l'impegno del presidente Yudhoyono e la sua "buona volontà" nell'affrontare i problemi. Commentando i due incontri in poche settimane, i leader cristiani si dicono soddisfatti per la svolta impressa dal governo centrale e confermano il proprio sostegno nel solco del dialogo. Tuttavia, precisano i vertici, il ruolo della Chiesa è quello di preparare il terreno per un "vero dialogo" fra esecutivo e leader papuani.

Interpellato da AsiaNews il pastore Lipiyus Biniluk STh ha sottolineato che il ruolo della Chiesa è di promuovere giustizia e pace, preparando la strada a una "serie di incontri"; tuttavia, egli non vuole commentare l'ipotesi di una possibile richiesta di indipendenza di Papua dall'Indonesia. P. Neles Tebay Pr., rappresentante cattolico nel Peace Papuan Network, organismo che promuove il dialogo fra Jakarta e leader papuani, precisa che al momento non vi è un programma definito di futuri vertici, ma "ci stiamo lavorando".
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