08/07/2008, 00.00
CINA
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La Cina che dice “no” alle Olimpiadi

di Wang Zhicheng
A un mese dai Giochi di Pechino, la gente è sempre più disillusa sulle Olimpiadi. In un’inchiesta lanciata da AsiaNews in Cina, molti criticano le autorità per gli sprechi, la corruzione, i controlli. Invece di un’operazione di immagine, valeva la pena usare i 20 miliardi di euro per vincere la povertà e l’analfabetismo, realizzando davvero lo slogan di Hu Jintao: mettere il popolo al primo posto. Il Partito comunista accusato di “illusione”.

Pechino (AsiaNews) – A un mese dalle Olimpiadi, il sentimento dei cinesi sta cambiando (o forse è sempre stato così?) e sono molti a definire le Olimpiadi a Pechino come “una tragedia”, una “sfortuna” che ha attirato tanti guai sulla Cina. Soprattutto ci si accorge che la spesa per ospitare i Giochi è troppo alta per una semplice operazione di immagine e che si poteva utilizzare quei soldi (almeno 80 miliardi di Rmb - circa 8 miliardi di euro – per le costruzioni; 200 miliardi di Rmb in tutto, pari a 20 miliardi di euro) per migliorare la condizione dei poveri e degli studenti.  È quanto appare da un’inchiesta lanciata da AsiaNews in Cina in diverse città del Paese.

Grazie al sapiente controllo delle informazioni da parte del governo di Pechino, negli occhi dell’occidente vi sono solo le immagini trionfali del percorso della torcia salutato da milioni di cinesi,  raggianti di patriottismo, o quelle di quando Pechino ha vinto la candidatura il 13 luglio 2001, con i fuochi d’artificio e i caroselli delle auto a piazza Tiananmen.

Invece, dai risultati dell’inchiesta di AsiaNews, con risposte giunte da grandi città come Pechino, Shanghai e Tianjin, e da diverse regioni quali Hebei, Guangdong,  Zhejiang, Jiangsu, Shandong, Sichuan, Ningxia, Hubei, appare tutta un’altra immagine.

Ecco una risposta giunta da Shanghai:

“La notte in cui Pechino ha vinto la candidatura a ospitare i Giochi olimpici io ho pianto. Ho pianto per la mia nazione e il mio popolo. I poveri della Cina non riescono nemmeno a nutrirsi, e devono ospitare le Olimpiadi. Il governo allora ha pensato di essere intelligente, ma in realtà è stato stupido. L’unica nazione che ha tratto profitto dalle Olimpiadi è stata l’America (gli Stati Uniti – ndr). Molte altre nazioni non sono nemmeno riuscite a pagare i loro debiti in 20 o 30 anni. Alle ultime Olimpiadi, la Grecia ha perduto 1 miliardo di dollari. I cinesi soffrono già tanto per la povertà. Ora con le Olimpiadi, questa situazione peggiorerà. Non riesco a capire come la gente voglia celebrare. Come si fa a ignorare che stiamo soltanto esibendo il nostro orgoglio? Si dice che Pechino ha progettato di spendere 80 miliardi di Rmb solo per le costruzioni olimpioniche. Immaginate: con quella somma , centinaia di migliaia di bambini potrebbero andare a scuola, molte persone non sarebbero più povere e gli operai disoccupati potrebbero trovare lavoro. I Giochi Olimpici dureranno solo un po’ più di 10 giorni. Era proprio necessario sprecare così tanti soldi? Che cosa faremo con quegli stadi in futuro? Quanti soldi dovremo sprecare ancora solo per mantenerli? Sarà solo un’occasione per i membri corrotti del governo i essere ancora più corrotti. Queste superbe costruzioni sportive non ci portano alcun bene. Sono solo un altro modo di sprecare i soldi delle nostre tasse”.

Più in generale, nelle 72 risposte giunte ad AsiaNews, le Olimpiadi sono viste anzitutto come un peso perché molta gente ha perso casa, negozio o lavoro (a causa degli espropri) per costruire le sedi olimpioniche. Molti altri si lamentano perché a causa dei pochi giorni di spettacoli agonistici, la loro vita è cambiata: non possono usare a macchina; sono sottoposti a controlli di sicurezza; non possono fare spese nel loro quartiere (troppo vicino al villaggio olimpico). Altri si lamentano che vi sono controlli stretti negli internet café e anche negli hotel: per ogni cliente si registra e scannerizza la carta di identità. Se l’hotel dimentica di farlo, gli viene ritirata la licenza.

Altri ancora, come alcune persone di Tangshan (Hebei) si lamentano che dei loro amici abbiano perso il lavoro. La Cina, infatti, per migliorare la qualità dell’aria, ha chiuso per tre mesi gli impianti di una industria siderurgica, trasferendola da Pechino proprio a Tangshan. Ma non si sa se la ditta sarà riaperta e se gli operai saranno pagati. In più, il trasferimento della ditta, ha peggiorato l’inquinamento del mare.

Tutti hanno il terrore che dopo i Giochi vi sarà una crisi economica e che le spese le dovranno pagare i poveri. Nelle risposte all’inchiesta, una delle parole più ricorrenti è “spreco”.

In diverse risposte giunte ad AsiaNews si accusa il Partito comunista di illusione, di aver voluto fare solo un’operazione di immagine e di aver tradito lo slogan di Hu Jintao e di Wen Jiabao: “mettere il popolo al primo posto”.

La risposta più dolorosa viene dal Sichuan, dalla zona del terremoto: “Queste Olimpiadi sono solo un gesto per esibire il nostro potere. Ma ci sono disastri in tutta la nazione e il popolo sta soffrendo. I soldi spesi per i Giochi olimpici potevano essere spesi meglio per il bene della nostra gente”.

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