30/09/2004, 00.00
CINA – COREA DEL NORD
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La Cina chiede al Canada la consegna di 44 rifugiati nordcoreani

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Oggi la Cina ha chiesto all'ambasciata canadese di consegnare 44 presunti rifugiati nordcoreani, mentre fonti governative affermano che 9 nordcoreani, entrati lunedì in una scuola americana a Shanghai, sono stati consegnati alla polizia. Shen Guofang, vice ministro degli esteri, ha detto che qualora venisse consegnato, il gruppo verrebbe trattato secondo il diritto internazionale e con "umanità". Il ministro non ha aggiunto particolari sulla sorte dei nordcoreani.

Ieri, 45 sospetti rifugiati si sono introdotti nell'ambasciata canadese a Pechino, scavalcando il muro di recinzione. L'episodio è l'ultimo di una serie di tentativi di introdursi  in sedi diplomatiche da parte di profughi nordcoreani in cerca di asilo. Un poliziotto ha raccontato che il gruppo ha usato una scala per arrampicarsi sul muro e passare oltre la recinzione. "Solo uno dei 45 non è riuscito a scavalcare il muro ed è stato preso dalle forze dell'ordine" ha aggiunto il poliziotto, che era in servizio esterno proprio davanti all'ambasciata.

L'agenzia coreana Yonhap ha detto che in tutto i rifugiati erano 45. Diplomatici canadesi ne stanno verificando l'identità e la nazionalità. Un portavoce dell'ambasciata ha dichiarato che qualcuno è di sicuro nordcoerano. Secondo il quotidiano sudcoreano, Chosun Ilbo, il gruppo è composto da 5 famiglie e include un detenuto evaso dalle prigioni della Corea del Nord e un'ex prigioniera politica. Tra di loro anche una donna di 66 anni già fuggita nel 1997 e rimpatriata.

Intanto a  Shanghai i 9 nordcoreani entrati nella scuola americana lunedì sono stati consegnati alla polizia. Secondo un funzionario del Consolato americano e un impiegato della scuola, le forze dell'ordine non  hanno fornito garanzie sulla sorte del gruppo.

La richiesta di asilo alla Cina da parte di nordcoreani è un fenomeno comune e diffuso. I profughi scappano dal rigido regime comunista in un Paese dove ancora si muore di fame. Arrivati in Cina si introducono in scuole o ambasciate in cerca di protezione. Già all'inizio di questo mese, 29 nordcoreani si sono introdotti in una scuola giapponese a Pechino. Dal 2002 centinaia di rifugiati hanno tentato di arrivare in Corea del Sud  attraverso ambasciate o consolati in Cina. Il governo cinese ha concesso a molti il trasferimento a Seoul, sebbene sia in vigore un trattato che la obbliga a rimpatriarli. Secondo attivisti per i diritti umani sono circa 100 mila i rifugiati nordcoreani accampati o nascosti in Cina e nel sud est asiatico con la speranza di raggiungere un luogo sicuro.

Nel 2003, 1.285 nordcoreani hanno raggiunto la Corea del sud, mentre nel 2002 erano stati  i 1.140.

I rifugiati rimpatriati rischiano la pena capitale. In Corea del Nord, lasciare il Paese senza un permesso ufficiale è considerato tradimento, reato punibile con la morte.

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