24/01/2011, 00.00
CINA
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La Cina orientale affronta la peggiore siccità da un secolo

Al meridione, invece, piogge battenti e pesanti nevicate. I problemi climatici colpiscono l’agricoltura, mentre è in corso la campagna del governo contro gli alti prezzi alimentari. Il governo dovrà scegliere se portare l’acqua prima alle campagne o alle grandi città del sud.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Manca l’acqua nel centro e nell’est della Cina: la provincia orientale dello Shandong affronta la peggior siccità da un secolo e almeno 250mila persone mancano persino di acqua da bere. Al contrario, nel sud del Paese sono attese nevicate eccezionali, che si spera non intralcino l’annuale esodo in corso per il Capodanno cinese.

Nello Shandong dallo scorso ottobre le piogge sono state inferiori dell’86% rispetto alla media. In città come Linyi, Rizhao e Weifang le fonti d’acqua sono al minimo e l’acqua è portata ai residenti ogni giorno dagli autocarri dei vigili del fuoco.

Le autorità progettano di deviare l’acqua da un affluente del fiume Yangtze verso il centro del Paese, per alleviare la siccità. In realtà la previsione era di portare l’acqua dal centro verso la meridionale Pechino a partire dal 2010, ma il progetto è stato rinviato al 2014.

Anche altre province della Cina orientale e centrale sono colpite dalla siccità da 3 mesi: nei giorni scorsi il premier Wen Jiabao ha visitato l' Henan (nella foto), per assicurare l’impegno del governo per aumentare le riserve idriche.

All’opposto, negli ultimi mesi il meridione della Cina è stato colpito da piogge battenti e pesanti nevicate, che hanno danneggiato le coltivazioni e causato gravi problemi alla circolazione. Il Quotidiano del popolo, del Partito Comunista, prevede forti nevicate nel sudovest del Paese a metà settimana.

Le condizioni meteorologiche estreme colpiscono l’agricoltura, proprio mentre è in corso una campagna statale contro gli alti prezzi degli alimenti. Il 21 gennaio Pechino ha promesso di investire 4mila miliardi di yuan nei prossimi 10 anni per per migliorare l’approvvigionamento e le riserve idriche. La siccità ha colpito il 17% delle ricche coltivazioni invernali di cereali del settentrione e si teme duri ancora mesi. Ma l’aumento della siccità al nord costringe anche il governo a scegliere se dirigere le fonti idriche anzitutto nelle zone agricole o verso la popolose città meridionali ricche di industrie. Anche Pechino non ha avuto forti piogge da oltre 3 mesi: non succedeva da almeno 40 anni.

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