08/08/2007, 00.00
GIORDANIA - IRAQ
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La Giordania apre le scuole a 50mila bambini iracheni

Finora il governo non garantiva istruzione ai figli di rifugiati dall’Iraq, perché illegali nel Paese. Ambasciatore iracheno ad Amman auspica che l’iniziativa possa risolvere “uno dei principali problemi della comunità”. Al momento sono 750mila i profughi iracheni in Giordania.
Amman (AsiaNews/Agenzie) – Il governo giordano ha annunciato che i bambini profughi dall’Iraq potranno per la prima volta frequentare le scuole statali. Sono circa 750mila gli iracheni che hanno cercato riparo in Giordania, dove però non viene riconosciuto loro lo status di rifugiati. La Giordania è il Paese che ospita più profughi dopo la Siria, dove se ne stima la presenza in 1.200.000. Le famiglie ora stanno cercando gli istituti dove iscrivere i piccoli prima dell’inizio del nuovo anno scolastico tra due settimane. Anche i figli di iracheni arrivati in Giordania per via illegale rientrano nel provvedimento. L’ambasciatore iracheno ad Amman, Saad Hayani, ha accolto con favore la decisione, che auspica possa risolvere “uno dei principali problemi della comunità irachena”.
 
Solo un numero esiguo di iracheni in Giordania è riuscito ad offrire un’istruzione ai suoi figli: si tratta o di famiglie che hanno un regolare permesso di residenza o di chi è abbastanza ricco da permettersi le scuole private. Molti iracheni si dicono soddisfatti dopo aver denunciato da tempo la politica ”discriminatoria” di Amman. Finora alcuni di questi bambini riuscivano a fare lezione a casa con qualche parente, ma i più sono rimasti senza educazione.
 
Le Nazioni Unite lavoreranno con la Giordania per aiutare gli istituti scolastici nell’inserimento di 50mila iracheni entro settembre. Il mese scorso alla Conferenza internazionale sui rifugiati iracheni svoltasi proprio ad Amman, il delegato giordano aveva chiesto “sovvenzioni specifiche mirate a finanziare progetti di sostegno e sviluppo per gli iracheni in Giordania”. Per  affrontare la crisi generata dalla massiccia emigrazione irachena nella regione, l’Alto commissariato Onu per i rifugiati ha chiesto, per il 2007, 66 milioni di dollari.
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