01/09/2015, 00.00
VATICANO
Invia ad un amico

La Giornata di preghiera per la cura del creato nella basilica di san Pietro

Papa Francesco presiede la Liturgia della parola nella Giornata da lui istituita in unità con la Chiesa ortodossa. Presenti rappresentanti di tutte le Chiese cristiane. Senza conversione del cuore a Dio “l’ecologia non ha speranze di successo”. San Francesco modello della cura del creato.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Rappresentanti ortodossi, anglicani e riformati,; cardinali, vescovi, corpo diplomatico e migliaia di fedeli hanno partecipato questo pomeriggio alle 17 alla Liturgia della Parola proposta da papa Francesco per celebrare la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, indetta poche settimane fa in comunione con la Chiesa ortodossa che già da anni in questo giorno celebra tale Giornata.

Per tale occasione, lo stesso Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, ha diffuso un Messaggio che si avvicina molto all’enciclica “Laudato sì” di papa Francesco.

Durante la Liturgia della Parola, molto sobria (alcuni canti, due lettura bibliche, pochi addobbi), ha preso la parola p. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia.

Il frate francescano ha ripercorso alcuni temi trattati dal pontefice nell’enciclica: il “dominio” biblico dell’uomo sul creato non è sfruttamento asfissiante che produce la crisi ecologica, ma “custodia” e rispetto; senza conversione del cuore a Dio “l’ecologia non ha speranze di successo”; il primato della contemplazione permette di “possedere le cose senza accaparrarle” e condividendole con gli altri e le generazioni future.

Il religioso ha anche raccontato di alcuni atteggiamenti di san Francesco, molto vicine ad alcune sensibilità “ecologiste”. “Quando i frati tagliano legna – ha citato -  proibisce loro di recidere del tutto l'albero, perché possa gettare nuovi germogli. E ordina che l'ortolano lasci incolti i confini attorno all'orto, affinché a suo tempo il verde delle erbe e lo splendore dei fiori cantino quanto è bello il Padre di tutto il creato. Vuole pure che nell'orto un’aiuola sia riservata alle erbe odorose e che producono fiori, perché richiamino a chi li osserva il ricordo della soavità eterna. Raccoglie perfino dalla strada i piccoli vermi, perché non siano calpestati, e alle api vuole che si somministri del miele e ottimo vino, affinché non muoiano di inedia nel rigore dell'inverno”. E questo non in nome di un’ideologia, ma per un “atteggiamento religioso” che “non è senza conseguenze pratiche e operative”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa: Usiamo misericordia verso la nostra casa comune
01/09/2016 12:36
Card. Gracias: appello ad una conversione ecologica, nella Giornata per la cura del creato
01/09/2017 08:51
Papa: Lo scandalo della croce, la cura del creato
30/08/2020 12:42
Papa sulla preghiera: Dio è “la carezza che ci tiene in vita”
26/08/2015
Papa Francesco e Bartolomeo: Messaggio congiunto per la cura del creato
01/09/2017 08:00


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”