27/05/2005, 00.00
CINA – USA –EU
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La lotta sulle quote del tessile mette a rischio centinaia di milioni di posti di lavoro

Pechino (AsiaNews) – Il braccio di ferro fra Cina, Stati Uniti e Unione Europea sulle quote di esportazione dei prodotti tessili è un problema globale: esso coinvolge il lavoro di centinaia di milioni di persone che rischiano la loro sussistenza.

Secondo Lu Jianhua, direttore di dipartimento al Ministero per il commercio estero, l'industria tessile in Cina impiega direttamente 18 milioni di operai, ma l'indotto crea impiego per almeno 100 milioni di persone.

Dall'inizio dell'anno, quando secondo le regole del WTO, dovevano essere liberalizzate le esportazioni tessili, la Cina ha invaso i mercati europei e americani.

Secondo Usa e EU, l'invasione sta mettendo a rischio milioni di posti di lavoro nei loro paesi.

Gli Usa, che avevano una volta 2,5 milioni di operai nell'industria delle confezioni, adesso ne hanno solo 0,5 milioni. Nei primi 3 mesi di quest'anno, più di 17 mila operai del tessile hanno perso il lavoro e 14 industrie del settore hanno chiuso.

La potenza dell'esportazione cinese – un quarto della produzione tessile mondiale – crea ondate di problemi in Asia e in Africa. In Bangladesh, dove l'industria tessile contribuisce al 70% delle esportazioni, sono a rischio i posti di lavoro per 1,8 milioni di operai. In Cambogia, dove il tessile costituisce il 94% dell'export, sono a rischio diretto almeno 240 mila operai, senza contare  l'indotto. In Sri Lanka, già devastata dallo tsunami, quest'anno rischiano il posto 17 mila impiegati nelle industrie di confezione.

Anche l'Africa non è al riparo: a causa della concorrenza cinese, nei primi mesi del 2005 il Sud Africa ha perso 30 mila posti di lavoro; in Lesotho, dall'inizio dell'anno 10 mila persone sono state licenziate e 7 industrie tessili hanno chiuso.

Lu Jianhua ha promesso che Pechino si mostrerà responsabile nel praticare un'autolimitazione nelle esportazioni, migliorando nello stesso tempo la qualità dei prodotti.

La settimana scorsa il Ministero delle Finanze ha annunciato aumenti di tasse sull'esportazione di 74 categorie di prodotti tessili, ma Usa ed EU non sembrano ancora soddisfatti. Secondo il vice ministro Li Yong la disputa fra Cina ed EU sarà affrontata sarà affrontata il mese prossimo a Tianjin, durante l'incontro dell'Asem (Asia-Europe Meeting).

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