31/10/2008, 00.00
CINA
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La melamina, alimento “normale” per gli allevamenti cinesi

I media ufficiali “ammettono” l’uso “ordinario” di melamina nei mangimi animali, perché costa poco e fa sembrare i cibi ricchi di nutrimento. Ora ci si chiede quanta ce ne sia in carni e verdure. Un “segreto al sole” che però tutti hanno finora negato.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – E’ un “segreto alla luce del sole” che la melamina, velenosa per l’uomo, sia aggiunta con regolarità ai mangimi per gli animali allevati, ammettono i media statali ufficiali cinesi. Ora il dubbio è che ne sia contaminato ogni prodotto animale, dalle carni (pollame, maiale, ma anche pesci allevati), alle uova, a latte e caseari. Ma ci si chiede come mai questa “evidente” verità emerga solo ora.

Lo statale China Daily osserva oggi come: “La circostanza che melamina sia stata trovata in uova prodotte da differenti allevamenti avicoli fa pensare che la contaminazione non sia un caso accidentale. Fa pensare che l’industria alimentare abbia tacitamente deciso di usare sostanze chimiche per ridurre il costo di produzione pur mantenendo un alto valore proteico per le ispezioni qualitative”. E aggiunge, dando voce al dubbio di tutti: “non possiamo sapere con certezza se la sostanza chimica si trovi in altri tipi di cibi”.

Già ieri il Nanfang Daily ha notato che il diffuso uso della sostanza nei mangimi animali, per il suo basso costo, è “un segreto alla luce del sole”, “con conseguenze molto maggiori che lo scandalo del latte in polvere”. Anche l’agenzia statale Xinhua e l’organo ufficiale del Partito comunista People’s Daily hanno confermato la notizia. L’agenzia Associated Press ha intervistato il dirigente di una fabbrica di mangimi dell’Henan, rimasto anonimo, che conferma essere “assai comune che il mangime per le galline da uova contenga melamina… per il suo basso costo”.

Mancano commenti ufficiali della autorità.

La melamina, sostanza usata nella plastica, ha una molecola molto simile a quella delle proteine e può far sembrare gli alimenti ricchi di nutrimento, sebbene non lo siano. Nel 2007 è stata trovata nel cibo per cani e gatti esportato in Stati Uniti e Canada e ha causato la morte di decine di animali. Allora 60 milioni di confezioni di cibo per cani sono state rimandate indietro. Allora Ji Denghui, direttore generale della Fujian Sanming Dinghui Chemical Company, ha confermato al New York Times che “molte ditte usano melamina per i mangimi animali”. “Ignoro se ci siano regole in proposito. Penso di no”.

Allora Pechino ha risposto che i suoi prodotti sono sicuri e che, comunque, aveva poi aumentato i controlli. Ora tutti si chiedono come mai non ne sia mai stata accertata la presenza nei prodotti alimentari, nonostante il suo uso diffuso.

Lo scandalo-melamina è scoppiato a settembre, quando è stata trovata nel latte in polvere e fresco e in molti prodotti caseari. Poi è stata trovata in polvere di uova (molto usata in pasticceria) e nelle uova fresche di almeno 4 diverse ditte di province distanti. In entrambi i casi le autorità locali hanno censurato la notizia, poi emersa per altre vie.

Oltre 53mila neonati si sono ammalati ai reni per il consumo di questo latte (con almeno 4 morti), 2.390 sono ancora in ospedale e continuano i ricoveri: 90 solo il 29 ottobre.

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