29/03/2010, 00.00
CINA
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La moglie di Gao Zhisheng: Sono sollevata perchè è vivo, ora voglio che torni”

Ieri il noto avvocato dissidente cristiano, scomparso da più di un anno, ha telefonato per dire che è vivo e che si trova nel nord del Paese. Probabilmente è costretto agli arresti fuori dal suo domicilio.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La moglie di Gao Zhisheng è “tremendamente sollevata dal sapere che mio marito è ancora vivo. Voglio soltanto che possa presto ricongiungersi con la sua famiglia: io e i nostri figli abbiamo bisogno di lui”. È il commento rilasciato da Geng He, che vive negli Stati Uniti dopo una fuga rocambolesca dalla Cina, dopo le telefonate con cui ieri il noto dissidente ha comunicato di essere ancora vivo.
 
Gao, avvocato cristiano di 44 anni, una volta era un avvocato modello del Partito comunista. Negli anni è divenuto un attivista per i diritti umani: ha difeso cristiani, uiguri, membri del Falun Gong e altre vittime di soprusi. Nel 2006 era stato condannato a tre anni di prigione, ma la sentenza era stata sospesa. Da allora aveva vissuto agli arresti domiciliari fino al febbraio 2009, quando la polizia lo ha portato via. Da allora è di fatto sparito nel nulla.
 
Ieri ha telefonato ad alcuni reporter internazionali per dire che è vivo: si troverebbe in un monastero nel nord del Paese. Probabilmente la sua è una situazione di domicilio coatto, una sorta di stato di arresto non nel proprio domicilio cui sono sottoposti dissidenti, vescovi cattolici non ufficiali e altre figure scomode per Pechino.
 
Nella telefonata Gao ha detto di “voler vivere tranquillo per un po’ di tempo” e di trovarsi nello Shanxi. Quando gli è stato chiesto se abbia intenzione di raggiungere la famiglia, ha affermato che “non è così facile”. Secondo i dissidenti suoi amici, l’avvocato è “probabilmente sotto sorveglianza della polizia e non ha voluto o potuto aggiungere altri commenti”.
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