02/06/2008, 00.00
KAZAKISTAN
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La polizia antiterrorismo “controlla” le preghiere dei cristiani

Irruzioni della polizia durante le funzioni religiose cristiane, per filmare e identificare i presenti. E’ già applicata la nuova legge, non ancora approvata, che prescrive l’autorizzazione persino per la visita di un religioso di un’altra città.

Astana (AsiaNews/F18) – Irruzioni della polizia in chiesa durante le funzioni religiose e ripetuta diffamazione sui media statali: le autorità kazake stringono la morsa sui gruppi cristiani protestanti.

Domenica 25 maggio a Aktobe la polizia anti-terrorismo è irrotta nella chiesa dei protestanti di New Life durante la funzione e ha filmato i circa 60 presenti, come riferisce il pastore Zholaman Nurmanov. Dopo la funzione li ha interrogati, soprattutto per la presenza di Maksim Tashenov,  pastore di New Life ad Aktau, sul mar Caspio, in visita nella capitale.

Nurtai Nugaev, capo locale della polizia speciale, risponde all’agenzia Forum 18 che “non è stata  un’incursione ma solo un controllo per verificare il rispetto della legge. Questo gruppo ha violato la legge invitando un missionario a parlare senza il permesso del locale Dipartimento di polizia interna e riunendosi in un luogo diverso da quello registrato”. Nugaev promette altri “controlli la domenica” ed eventuali denunce.

Da tempo la polizia kazaka identifica chi partecipa agli incontri di protestanti, Testimoni di Geova e anche islamici, mentre nei media statali avviene una ripetuta denigrazione di queste minoranze. Ad aprile l’Ufficio del Procuratore generale ha qualificato vari gruppi religiosi, tra cui la Chiesa New Life, come “pericolosi” e “distruttivi”.

“La polizia – spiega Tashenov – mi ha detto che per l’attività missionaria mi occorre un permesso specifico”.

Ma Aleksandr Klyushev, capo dell’Associazione delle organizzazioni religiose del Kakakistan, ribatte che “a una chiesa non occorre alcun permesso per invitare un pastore da altre chiese del Paese, è  un diritto riconosciuto dalla Legge sulla religione. Invece così prevede la nuova proposta di legge” in discussione al parlamento, che introdurrà maggiori limiti all’attività religiosa costringendo i gruppi a chiedere l’autorizzazione praticamente per ogni attività, consentendo alle autorità un controllo capillare. L’intervento della polizia speciale, poi, fa ritenere in atto un’operazione di lungo respiro per schedare e controllare qualsiasi attività.

Le autorità stanno anche cercando di togliere a New Life un ex asilo acquistato 10 anni fa nella vicina città di Alga.

Intanto prosegue la persecuzione contro i cristiani battisti, che si rifiutano di registrare i loro gruppi e affermano il diritto costituzionale a riunirsi per praticare la fede. Ma le autorità proibiscono gli incontri religiosi, anche in case private, identificano e interrogano i presenti e irrogano pesanti multe ai pastori e ai padroni di casa.

Quando il 9 maggio a Shchuchinsk, nella regione di Akmola, è venuto lo scrittore tedesco Werner Gitt a parlare a circa 200 fedeli battisti, la polizia lo ha interrotto, identificato e accusato di “attività missionaria illegale”, insieme ai suoi accompagnatori. Il pastore Pyotr Zimens, che ha organizzato l’incontro, è stato accusato di illeciti amministrativi e multato di 20mila tenge (circa 107 euro).

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