04/12/2004, 00.00
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La solidarietà cristiana nelle Filippine dei tifoni

La Caritas coordina diocesi e parrocchie nei soccorsi alle vittime. La gente manda denaro per gli aiuti e prega per morti e soccorritori.

Manila (AsiaNews) – Le Filippine si mobilitano per portare aiuto alle vittime dei 4 tifoni che in una settimana hanno causato 1.000 vittime tra morti e dispersi nel nordest del paese. Ieri mons. Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila, ha inviato un messaggio a tutte le diocesi per incoraggiare i fedeli ad unirsi in preghiera e rimanere vicini ai connazionali colpiti dalla tragedia.

Padre Giovanni Re, missionario del Pime a Parañaque, nei pressi di Manila, racconta ad AsiaNews che tutte le parrocchie della capitale - colpita lievemente dal tifone giovedì notte - stanno raccogliendo aiuti da inviare alle zone più disastrate. "La gente sta partecipando alla raccolta e si sente vicina alle vittime" afferma p. Re. "Durante le messe molti chiedono che si preghi per i morti, per gli sfollati e i soccorritori, e perché torni il bel tempo. I media locali incoraggiano gli aiuti con una massiccia campagna di solidarietà".

La Caritas Filippine coordina le operazioni di raccolta degli aiuti e il soccorso nelle province di Luzon: il direttore della Caritas Manila, padre Anton Pascual, riferisce che "in 2 giorni abbiamo inviato vestiti, riso, pasta e sardine a 5 mila famiglie, oltre a 5 automezzi  di medicinali". Caritas Internazionale ha lanciato ieri un appello per raccogliere 200 mila dollari necessari per i generi di prima necessità.

Elvie Manalansan - responsabile del progetto per i disastri e soccorsi del NASSA (National Secretariat for Social Action, che lavora a fianco della Caritas) - ha detto ad AsiaNews che diocesi e parrocchie delle zone colpite hanno messo a disposizione le loro strutture e cercano di dare un riparo temporaneo agli sfollati. "Ora - sottolinea Manalansan - le prime necessità sono cibo e acqua potabile. Stiamo distribuendo riso e alimenti, ma a breve avremo bisogno di medicinali". Manalansan racconta che le persone "si ammassano nei centri di evacuazione e le condizioni sanitarie diventano pericolose. In questi posti a volte quasi non si respira ed è facile il contagio di malattie virali". La maggior parte di loro hanno bisogno di soldi per riparare le abitazioni distrutte dal tifone. "I filippini sono molto generosi – ha concluso la responsabile Nassa - e stanno inviando denaro da tutto il paese".

La solidarietà alle Filippine si sta allargando anche a livello internazionale: gli Usa hanno annunciato che doneranno 100 mila dollari alla Croce Rossa filippina e l'Europa ha dato disponibilità per aiuti economici. (MA)
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