24/07/2015, 00.00
PAKISTAN
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Lahore, “Project Youhanabad”: un campo estivo per i bambini vittime dell’attacco alle chiese

di Shafique Khokhar
Promosso da associazioni cristiane, intende lenire i traumi psicologici dei minori; iniziato il 12 giugno, si concluderà il 14 agosto con una festa. Fra le varie attività gruppi di teatro, musica, gite e visite di istruzione, momenti di incontro e confronto. Michelle Chaudhry: Restituire ai bambini fiducia e speranza.

Lahore (AsiaNews) - Un campo estivo ideato per i bambini di Youhanabad, quartiere a maggioranza cristiana di Lahore (provincia del Punjab), teatro nel marzo scorso di un attentato di matrice islamista a una chiesa che ha causato decine fra morti e feriti. Un trauma che ha lasciato il segno non solo negli adulti, ma anche e soprattutto fra i più piccoli e che questa iniziativa  - promossa da Hum-Aahang, in collaborazione con la Cecil & Iris Chaudhry Foundation (Cicf) e Next Generation Pakistan - si propone di lenire almeno in parte. Iniziato il 12 giugno scorso, il campo estivo intitolato “Project Youhanabad” si concluderà il prossimo 14 agosto, con una grande festa finale. 

Fra gli obiettivi del campo, vi è quello di aiutare i bambini del quartiere cristiano vittime di traumi e violenze. Minori che solo quattro mesi fa hanno vissuto e testimoniato in prima persona l’odio e il terrore, con l’attacco di attentatori suicida che hanno colpito due chiese e causato vittime all’interno delle loro famiglie.  

Al trauma dell’attentato è seguito poi l’intervento degli apparati dello Stato che, invece di punire i colpevoli, hanno compiuto raid all’interno delle abitazioni dei cristiani, prelevando e interrogando parenti e amici, acuendo la sensazione di emarginazione e abbandono di una comunità già esiliata. Tutto questo ha determinato una sensazione di tradimento, vittimizzazione e vessazione fra loro, grandi e piccoli. 

Grazie al sostegno e alla partecipazione di un team di volontari, bambini e giovani possono partecipare a iniziative di gruppo e momenti ludici, discussioni sui problemi sociali e politici, scuole di arte, musica, recitazione e interventi in pubblico. Ogni settimana è contraddistinta da una diversa tematica, con un giorno dedicato alla teoria e il successivo all’applicazione pratica e all’esame. 

Ai bambini viene inoltre offerta la possibilità di partecipare a gite e visite di istruzione in luoghi storici, artistici, musei, cinema, campus universitari e altro ancora. 

Interpellata da AsiaNews Michelle Chaudhry, presidente di The Cecil & Iris Chaudhry Foundation (Cicf), definisce “Project Youhanabad” una “iniziativa meravigliosa” per aiutare “i bambini vittime di traumi” e per restituire loro “fiducia e speranza”. “Noi della Cicf - aggiunge l’attivista - lavoriamo con impegno per costruire un Pakistan di pace, che superi le discriminazioni sociali e religiose, l’estremismo confessionale e la violazione della dignità umana”. 

Le fa eco Suneel Malik, direttore di Peace and Human Development Foundation (Phdf), secondo cui è fondamentale investire nel rafforzamento delle capacità, della fiducia e degli interessi dei bambini vittime di traumi “per restituire loro una vita normale”. “È essenziale - conclude - migliorare la loro salute mentale, curare le ferite provocate dalla perdita dei loro cari nell’attacco suicida alle chiese”.

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