19/01/2009, 00.00
VIETNAM
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Le feste per il Tēt aggravano il divario tra ricchi e poveri

di J.B. An Dang
Nelle strade di Hanoi e Ho Chi Minh City, accanto agli alberghi di lusso, frequentati dai ricchi, vivono accattoni, in gran parte contadini poveri che hanno dovuto lasciare la loro terra. Alcuni vescovi esprimono preoccupazioni e raccomandano solidarietà con chi ha bisogno.
Hanoi (AsiaNews) – L’approssimarsi delle feste per il Tēt (il nuovo anno lunare), aggrava in Vietnam il divario tra ricchi e poveri e ciò sta suscitando preoccupazione in alcuni vescovi, che chiedono ai cattolici di dare aiuto ai confratelli che hanno bisogno e che stanno regolarmente crescendo in numerose zone del Paese.
 
Nelle affollate strade di Hanoi e Ho Chi Minh City, si vedono uomini ricchi vestiti “di porpora e fine lino”, alla guida delle automobili più lussuose del mondo, e che ogni giorno fanno festa in alberghi di lusso. Accanto alle porte degli stessi alberghi, ci sono tanti accattoni. La maggior parte di loro sono poveri contadini, costretti ad abbandonare i loro villaggi per vari motivi.
 
In un articolo su come imprenditori e alti funzionari comprano auto di lusso per esibire la loro ricchezza, un media statale ha rivelato un’ordinazione per una Bugatti-Veyron da 1,5 milioni di dollari. Secondo Vietnam.net, l’auto è stata acquistata da un giovane, figlio di un funzionario, che ha già una collezione di altre cinque auto simili.
 
A parte il fatto che c’è una tassa dell’80% sulle auto importate, la cui importazione è in crescita dal 2007, fonti locali hanno raccontato che, data la congestione dei porti, i proprietari di automobili importate, pagano per averle prima. Alla fine, uno di questi veicoli importati finisce per costare in Vietnam anche il triplo di quanto lo stesso modello si paga negli Stati Uniti.  
Per completare il quadro, va ricordato che il Vietnam ancora fa forte assegnamento su aiuti da parte di governi occidentali, agenzie umanitarie e organizzazioni non governative per mantenere milioni di persone che vivono in povertà. La stampa locale riporta che nel 2008 lo stipendio medio mensile di un impiegato statale è stato di 600mila VND (circa 34 dollari). Lavoratori di basso livello guadagnano 450mila VND, circa 25 dollari al mese.
 
Il divario tra ricchi e poveri sta facendo crescere la criminalità e il disagio sociale. Lo denuncia il vescovo di Haiphong, mons. Joseph Vu Van Thien. “Un numero crescente di giovani – scrive in una lettera pastorale in vista del nuovo anno – si unisce a bande che rubano, rapinano e uccidono per denaro”. E “i crimini sociale stanno crescendo in modo allarmante”. Da parte sua, mons. Joseph Nguyen Chi Linh di Thanh Hoa mette in guardia in particolare contro l’uso della droga e il pericolo dell’Aids. “Vi ricordo in particolare- scrive – di essere attenti contro i rischi legati alla droga ed all’Aids”. In altre diocesi, i vescovi esprimono la loro preoccupazione per il fatto che durante il Tet tutto costa di più e tanta gente potrebbe non avere neppure il modo di comprarsi da mangiare.
 
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