27/02/2017, 15.05
CINA - COREA DEL NORD
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Le responsabilità della Cina nell’assassinio di Kim Jong-nam

di Wei Jingsheng

Perché Kim Jong-nam è stato ucciso solo ora? Guardie del corpo di Pechino avrebbero dovuto difenderlo. L'approvazione e la collaborazione del regime comunista dietro l’operazione. I cambi di strategie diplomatiche in Asia dell’est. La minaccia delle armi nucleari nordcoreane spinge USA e Cina a riconsiderare il loro approccio alla Corea del Nord. Dal grande dissidente “padre della democrazia” in Cina, ora esule negli Stati Uniti. (Traduzione a cura di AsiaNews).

Washington (AsiaNews) - Gli utenti di internet in Cina hanno soprannominato Kim Jong-un “il terzo grasso Kim”, il dittatore di terza generazione della Corea del Nord. In realtà questo è un po’ inesatto, perché suo nonno e suo padre non erano grassi. Ma suo fratello maggiore, Kim Jong-Nam, era quasi come grasso come lui. Secondo le notizie del 13 di questo mese, Kim Jong-Nam è stato assassinato all’aeroporto di Kuala Lumpur, in Malaysia.

La notizia si è subito diffusa. C'è già grande discussione nei media. Soprattutto, nessuno nega che il fratello minore abbia ucciso suo fratello maggiore – che il dittatore Kim Jong-un abbia ucciso il suo rivale al trono. Ma i media si sono concentrati non tanto sul fatto che Kim Jong-Un abbia ucciso suo fratello, quanto sui dettagli dell’assassinio e con una certa attrattiva. Questo è un po’ ingannare l’opinione pubblica, cosa che nasconde il gusto del dessert. Certo, forse la maggior parte delle persone segue l'esempio, e gode di un certo divertimento di basso livello.

Secondo passate indiscrezioni, questo fratello maggiore Kim Jong-Nam è stato piuttosto critico del fratello minore diventato dittatore, tra l’altro, esprimendo dubbi sulle sue capacità di gestire il Paese. Stando ancora a voci del passato, Kim Jong-Un ha ucciso in modo brutale suo zio Jang Song-Thaek perché Jang si era pentito, dopo la salita al potere di Kim Jong-Un, di aver sostenuto il nipote – Jang aveva tramato in segreto con il Partito comunista cinese, nel tentativo di sostenere Kim Jong-Nam per sostituire Kim Jong-un. Perciò Kim Jong-un ha voluto uccidere suo fratello per mantenere il proprio potere, cosa abbastanza comune fin dai tempi antichi. Purtroppo per lui, il fratello non viveva in Corea del Nord ed era al di là della sua portata.

Le persone che notano i dettagli avranno subito pensato: perché Kim Jong-Nam non è stato assassinato molto tempo fa, ma è stato ucciso solo ora? Sempre secondo quanto riferito in passato, il governo cinese ha inviato un gran numero di guardie del corpo per proteggere questo concorrente al trono, cosa che ha reso difficile raggiungerlo con persone usuali. Anche i killer professionisti avrebbero avuto difficoltà a riuscirci. La tecnologia della sicurezza moderna non è al livello che vediamo nei romanzi e nei film. La professione di killer è infatti di fronte al rischio della disoccupazione.

Il problema sorge all’istante: dalle varie versioni di dettagli che sono state oggetto di accese speculazioni, questo assassinio sembra essere stato molto tradizionale, e anche un po’ goffo. Non aveva l'aspetto di un’azione ad alto contenuto tecnico e con solida organizzazione. Sembra essere ambientato nell’antico livello descritto nei romanzi di Jin Yong. Perché?

Per lo meno, questo assassinio avrebbe dovuto avere un po’ di sofisticazione tecnica, come in un grande film d'azione di Hollywood. Tuttavia, è stato portato a termine in modo facile e semplice. Forse ci sono stati alcuni nemici segreti all'interno. E allora chi sarebbero questi nemici segreti all’interno? Inoltre, come riportato in precedenza, il Partito comunista cinese (Pcc) aveva inviato un gran numero di guardie del corpo per questo concorrente al trono in Corea del Nord, al fine di mantenere la sua capacità di controllare la situazione politica del Paese. Se queste guardie del corpo non lo avessero voluto, sarebbe mai avvenuto  questo goffo assassinio tradizionale?

Quindi, senza l'approvazione e la collaborazione del regime comunista in Cina, Kim Jong-un non avrebbe potuto eliminare il suo rivale per il trono anche se bruciava di odio atavico. Ma è proprio grazie ad una cooperazione interna del regime cinese che adesso ha potuto uccidere suo fratello in maniera così facile. Questo è il risultato di un cambio di politica da parte della Cina, così come un preavviso dei nuovi cambiamenti in Asia orientale.

Sin dall'inizio della guerra di Corea, l'imperatore fondatore della Corea del Nord Kim Il-Sung si è destreggiato in un gioco di equilibri tra i due grandi Paesi Cina e URSS, e in tal modo ha guadagnato numerosi vantaggi. Il leader comunista cinese Mao Zedong ed i suoi uomini detestavano questa condotta, tuttavia rimanevano impotenti. Con la disintegrazione dell’Unione Sovietica, la Corea del Nord ha perso il suo equilibrio, avendo il Pcc come unico sponsor del successore e figlio, Kim Jong-Il. Per comodità, il Pcc ha trasformato la Corea del Nord nel proprio fratellino e ne ha fatto una minaccia per la sicurezza in Asia, in modo che il Pcc potesse, di tanto in tanto, trarne profitto.

Questa volta era Kim Jong-Il a sentirsi impotente. Nel tentativo di mantenere la sua dinastia, egli non voleva "riformare e aprirsi" come la Cina. Ha avuto anche più sostegno dalle masse per mantenere il sistema dinastico in Corea del Nord, ma il problema è che lui era inseparabile dal suo protettore. Ma il figlio non è proprio la stessa cosa, e ora anche il popolo della Corea del Nord non è più lo stesso. Inoltre, l’essere un fantoccio per la Cina non mette a suo agio questa terza generazione della dinastia Kim, che è tornata dagli studi in Occidente. Questa è la causa delle instabilità nelle relazioni sino-nordcoreane degli ultimi anni, così come il desiderio del leader del Pcc Xi Jinping di abbandonare questo fratellino. E il fratellino ha desiderio di tradimento – offre in continuazione ramoscelli d'ulivo agli Stati Uniti d’America, cercando di ottenere negoziati diretti con Washington.

In passato, il regime comunista cinese poteva comprare la politica americana attraverso i capitalisti – gli Stati Uniti hanno rifiutato in modo risoluto i ramoscelli d’ulivo della Corea del Nord, e piuttosto li hanno inchiodati sul carro da guerra della Cina. Questa sarebbe diventata una delle condizioni per i grandi business americani con il regime comunista cinese. Ma ora il presidente degli Stati Uniti ha cambiato strategia. Anche durante la sua campagna elettorale, il presidente Trump ha dichiarato che avrebbe negoziato con la sola Corea del Nord.

Questo ha terrorizzato Xi Jinping. Egli deve cercare di ripristinare il fallimento diplomatico per conto di quel Paese. Così ha scelto il dono più grande, di cui Kim Jong-un era più preoccupato. Qual’è la cosa che preoccupa di più un dittatore? La preoccupazione per la stabilità del trono è al primo posto, con la vita del popolo ad un distante secondo posto. Così il fratello maggiore è diventato un regalo per il fratello minore. Certo, dovrebbe essere Kim Jong-un stesso a sopportare questa notorietà, al fine di mettere a tacere le voci oppositrici all’interno della Cina comunista e della Corea del Nord.

Potranno forse funzionare gli stratagemmi comunisti cinesi? Non è detto. Io credo che Kim Jong-un voglia imparare da suo nonno tenendo il piede in due staffe. Questo è dovuto ad una sua ferma convinzione, ma anche al tradizionale modo di sopravvivere dei piccoli Paesi. E’ inevitabile che questo otterrà il sostegno della maggioranza del suo partito e del suo governo. Finora, questo primo passo ha avuto successo. I più importanti sarebbero il secondo e il terzo.

A turbare le relazioni sino-nordcoreane ci sarà anche il bisogno degli Stati Uniti per una lotta fra grandi Paesi. Come descritto ne "L’arte della guerra", "Il miglior metodo è attraverso la strategia, il secondo metodo è attraverso la diplomazia". Provocare le alleanze del nemico è sempre stata la priorità assoluta della diplomazia. Non vi è alcun motivo per cui gli Stati Uniti non dovrebbero accettare il ramoscello d'ulivo di Kim Jong-un, che è più realistico e più efficace piuttosto che provocare le relazioni sino-russe. Questo calmerà in maniera diretta le tensioni in Asia del nord-est e taglierà un braccio al regime comunista cinese.

Ma Xi Jinping di certo non si arrenderà. Ci sono ancora molti fattori incerti qui, come la Corea del Sud; il sistema dittatoriale influenzato dal pensiero occidentale; la scelta di tenere il piede in due staffe o fare affidamento in maniera unilaterale su una di esse; e così via. Questo gioco non è così divertente da giocare come si pensa.

Tra tutte, la più grande incertezza è se Kim Jong-un sia disposto a rinunciare alla garanzia di salvezza che pensa di avere: le armi nucleari. Lui e i suoi uomini pensano che con le armi nucleari, gli altri non avranno il coraggio di creare problemi con loro, e in tal modo si potrebbe chiudere la porta a qualsiasi discussione. Temo si sbaglino.

Non solo gli Stati Uniti, ma anche la Cina ha riconosciuto la minaccia rappresentata dalle armi nucleari della Corea del Nord. Senza contare che il possesso di armi nucleari renderà la Corea del Nord ancora più riluttante ad essere un piccolo fratello per la Cina. Questo non soddisfa gli obiettivi della Cina. Sarà davvero sorprendente come il futuro rapporto tra questi tre Paesi cambierà.

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