28/03/2015, 00.00
INDIA
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Leader protestante: Chiediamo sicurezza durante la Settimana Santa contro gli attacchi dei radicali indù

di Nirmala Carvalho
Non si fermano gli atti di violenza contro persone e chiese. Vicino ad Agra, cristiani protestanti, chiamati a pregare per un’anziana signora, sono stati picchiati e accusati di voler convertire la famiglia.

Mumbai (AsiaNews) – “Chiediamo che alle indifese comunità cristiane sia garantita incolumità e sicurezza mentre partecipiamo alle cerimonie della passione, morte e resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo”. E’ quanto chiede Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) alla Commissione nazionale per le minoranze in India, dopo gli ultimi fatti di violenza contro chiese e persone da parte di radicali indù.

Parlando ad AsiaNews, il presidente del Gcic spiega che “I cristiani in Idia sono pieni di apprensione per lentezza con cui si muove il sistema della giustizia criminale davanti agli attacchi che I cristiani subiscono. Ciò ha reso I fedeli insicuri e timorosi”.

Sajan K George ricorda lo stupro contro un’anziana suora nel West Bengal, come pure le violenze subite da diverse comunità in altre parti dell’India.

L’ultima in ordine di tempo è successa vicino ad Agra, a Rajapur Chungi lo scorso 25 marzo sera. Anil Jatav, 48 anni, aveva invitato diverse personalità religiose chiedendo speciali preghiere per la sua madre 70enne, molto malata. Il suo desiderio era che lei vivesse almeno fino al 27 di marzo, per assistere  al matrimonio di sua figlia. Jatav ha chiamato I missionari protestanti perchè “sono famosi per I miracoli” e così il pastore Rajeev Jose della Masihi Foundation, insieme ad alcuni leader evangelici sono arrivati alla casa di Jatav per le preghiere. Alla preghiera si sono unite anche persone del luogo, desiderose di domandare la guarigione dell’anziana donna.

A un certo punto, ascoltando le preghiere, alcuni uomini che si dicevano appartenenti al Bajrang Dal [organizzazione militante indù], hanno attaccato e picchiato I missionari e alcuni membri della famiglia di jatav, accusandoli di usare la preghiera come un modo astuto per convertire la famiglia Jatav al cristianesimo.

Alcune persone presenti hanno chiamato la polizia per cercare protezione. L’ufficiale della zona, intervenuto, ha stilato un rapporto in cui si dice che “Alcuni attivisti della Bajrang Dal hanno attaccato e picchiato dei missionari durante una pacifica cerimonia di preghiera. Gli uomini affermano che si stava procedendo a una conversione. Il pastore Rajeev Jose è stato malmenato dagli estremisti”.

I cristiani hanno depositato una denuncia contro sconosciuti attivisti dell’Hindutva, che hanno disturbato la legge e l’ordine.

“Nonostante le condanne della comunità internazionale – ha concluso Sajan k George – incidenti come questo continauno ad accadere ogni giorno”.

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