02/08/2019, 11.15
HONG KONG – CINA
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Legge sull’estradizione: manifestano anche gli impiegati statali e delle banche

di Paul Wang

Il governo chiede ai “civil servants” totale lealtà al capo dell’esecutivo e minaccia ritorsioni. Impiegati di 34 banche sciopereranno il 5 agosto. Finora aderiscono 95 sindacati. Tutti chiedono la cancellazione della legge e un’inchiesta indipendente sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia.

Hong Kong (AsiaNews) – La legge sull’estradizione sta unendo sempre più le diverse fasce della popolazione del territorio. Questa sera anche gli impiegati statali (civil servants) terranno una manifestazione nel centro dell’isola. Intanto, impiegati delle banche e altri sindacati si preparano a uno sciopero per lunedì 5 agosto.

Gli organizzatori della Marcia di questa sera, a Chater Garden, prevedono la partecipazione di almeno 2mila persone. Due importanti organizzazioni, l’associazione dei dottori negli ospedali pubblici e quella degli impiegati nella radio e televisione di Hong Kong, hanno già dato l’adesione. Le loro richieste sono simili a quelle di tutti gli attivisti e i dimostranti di queste settimane: cancellare la legge sull’estradizione e aprire un’inchiesta indipendente sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia. Anche i leader cristiani hanno chiesto la stessa cosa.

La legge, che il governo ha per ora “sepolto”, permetterebbe l’estradizione di sospetti criminali in Cina, dove il sistema giudiziario non è rispettoso dei diritti umani e dove si pratica la tortura per estorcere “confessioni”. Per la gente di Hong Kong, questa troppa influenza della Cina nel territorio significherebbe la fine dello stato di diritto e del principio “un Paese, due sistemi”, che garantisce un sistema liberale nella ex colonia britannica.

Davanti alle gigantesche manifestazioni – che hanno raccolto fino a oltre due milioni di persone – la polizia si è scontrata con gruppi di dimostranti estremisti, usando gas lacrimogeni, proiettili di gomma e bastoni. Essa è sospettata anche di aver agito in collaborazione con alcune triadi nel picchiare dimostranti e persone comuni alla stazione della metropolitana di Yuen Long.

La manifestazione degli impiegati statali mette in imbarazzo il governo, che ha chiesto “totale lealtà” al “capo dell’esecutivo e al governo di oggi”. In una dichiarazione pubblicata ieri, esso ha minacciato di conseguenze la partecipazione alla manifestazione in caso di “violazione dei regolamenti dei civil servants”.

Intanto, centinaia di impiegati di almeno 34 banche hanno deciso di aderire allo sciopero che si terrà la prossima settimana. Fra essi vi sono persone che lavorano nelle banche locali, in quelle internazionali e perfino nelle banche statali cinesi.

I sindacati del mondo finanziario vanno ad aggiungersi ai sindacati di altri 95 gruppi sociali dei settori pubblico e privato. Fra essi vi sono insegnanti, piloti di aerei, hostess e stewards, avvocati, artisti.

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