15/04/2017, 09.45
BANGLADESH
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Lettera di Pasqua dal Bangladesh: Continua l’impegno della missione e l’evangelizzazione

di Michele Brambilla

P. Michele Brambilla è stato nominato superiore regionale del Pime nel novembre 2015. Da quel momento ha lavorato per il passaggio del testimone della parrocchia di Kodbir, da lui fondata. L’incarico a tempo pieno come amministratore dell’ospedale diocesano di Dinajpur. La cura pastorale dei fedeli nei villaggi.

Dinajpur (AsiaNews) – Un bilancio degli ultimi mesi di lavoro pastorale, durante i quali ha passato in modo definitivo le consegne della parrocchia di Kodbir, da lui fondata, e ha assunto a tempo pieno la direzione dell’ospedale diocesano di Dinajpur. È quanto racconta ad AsiaNews p. Michele Brambilla, superiore regionale del Pime (Pontificio istituto missioni estere) in Bangladesh, nella sua lettera di Pasqua. Come già anticipato in quella del Natale, era arrivato il momento di lasciare la guida della parrocchia. Ma ciò che lo rende più felice, afferma, è vedere che “ancora una volta sono i missionari del Pime a portare avanti questa giovane comunità cristiana”. La priorità che cerca di non dimenticare mai: la cura delle anime e l’amministrazione dei sacramenti, perché prima di tutto “sono un sacerdote”. Di seguito la sua lettera.

Carissimi amici, tanti saluti dal Bangladesh. Vi raggiungo con questo scritto nell’imminenza della santa Pasqua per porgervi i miei auguri pasquali e aggiornarvi della mia vita in terra di missione.

La novità principale che vi avevo annunciato è stato il passaggio di consegna del mio incarico di parroco di Kodbir a p. Adolphe Ndouwe, missionario del Pime. Lo scorso 8 gennaio alla presenza del vicario generale della diocesi di Dinajpur ho salutato i fedeli della parrocchia e passato il testimone a p. Adolphe, che insieme al coadiutore p. Emanuele Meli continueranno a seguire la comunità di fedeli e non solo del territorio parrocchiale.

È stato un bel momento dove ho potuto ringraziare coloro che mi hanno aiutato in questi 5 anni, in particolare i catechisti che hanno tenuto e tengono tuttora i legami tra il centro della missione e i vari villaggi. Nel salutare, ho espresso la mia gioia che sono ancora i missionari del Pime a portare avanti questa giovane comunità cristiana di appena poco più di tre anni e allo stesso tempo ho chiesto a tutti di continuare nella collaborazione con i padri per un sempre più efficace lavoro di evangelizzazione e promozione umana. Rimango con un piede in parrocchia fino al prossimo ottobre dove nell’assemblea dei soci della cooperativa di credito verrà designato il mio successore.

Lasciando la parrocchia non sono rimasto a far nulla, perchè continua il mio lavoro in ospedale e di responsabile del Pime in Bangladesh. La maggior parte del tempo lo trascorro in ospedale in amministrazione e circa una volta al mese mi reco nella capitale per incontrare i confratelli e vedere i giovani della nostra comunità formativa.

Il momento più bello della settimana, ma anche gli altri lo sono, è il sabato quando mi reco a Mohespur da p. Almir Azevedo per aiutarlo nel fine settimana in parrocchia o nei villaggi in cui mi manda. Sono un sacerdote e l’amministrazione dei sacramenti, la spiegazione della Parola di Dio e la S. Messa al popolo di Dio le ritengo una priorità che cerco di non dimenticare mai.

A voi tutti i miei migliori auguri di una serena e santa Pasqua.

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