09/10/2019, 11.42
INDIA
Invia ad un amico

Linciaggi, la società civile si ribella all’estremismo dell’Hindutva

Un gruppo di intellettuali sostiene le critiche aperte contro il premier Modi da parte di altri colleghi della cultura. Questi ultimi sono stati incriminati per sedizione. In meno di 10 anni, 254 crimini d’odio basati sull’appartenenza religiosa; oltre il 90% sotto il mandato di Modi.

New Delhi (AsiaNews) – Più di 180 personalità indiane sono scese in campo a sostegno di altri 49 volti noti dello spettacolo e della cultura incriminati per sedizione dopo aver scritto una lettera aperta al premier Narendra Modi, in cui condannavano i linciaggi delle minoranze e le politiche estremiste dell’Hindutva. Le personalità indiane protestano contro questa forma di molestia e promettono: “Saremo ancora di più a parlare ogni giorno contro i linciaggi di massa, il [tentativo] di ridurre al silenzio la voce delle persone e l’abuso dei tribunali per molestare i cittadini”.

Tra i sostenitori – 185 persone in tutto – ci sono scrittori (Ashok Vajpeyi, Nayantara Sahgal, Shashi Deshpande, Maria Aurora Couto), storici (Romila Thapar), artisti (Vivan Sundaram), ballerini (Mallika Sarabhai) e esponenti del non-profit (Arundhati Ghosh). Essi protestano contro la denuncia depositata in un tribunale del Bihar, che accusa i 49 personaggi di sedizione, disturbo della quiete pubblica, ferimento dei sentimenti religiosi e insulto con l’intento di provocare una violazione della pace.

L’iniziativa degli intellettuali incriminati risale al luglio scorso. In una lettera indirizzata al premier Modi, essi criticavano l’invocazione “Jai Shri Ram” (“Ave dio Ram”), di comune utilizzo tra i fedeli indù. Secondo loro, la supplica è diventata un “provocatorio grido di guerra”, alla base dei numerosi episodi di violenze di massa avvenuti in India.

Negli stessi giorni in cui veniva diffusa la lettera aperta, l’opinione pubblica del Paese veniva sconvolta dalla notizia di un linciaggio compiuto in Jharkhand, durante il quale la vittima, Tabrez Ansari, era stata legata a un palo e torturata. Anche se era musulmano, Tabrez è stato costretto a pronunciare l’invocazione al dio Ram contestata dai 49 intellettuali. Poi è morto per i numerosi traumi riportati. Di recente la polizia ha archiviato il caso perché il decesso sarebbe avvenuto per un “semplice arresto cardiaco”. Anche questa decisione ha provocato la reazione indignata di attivisti e leader cristiani.

Nella missiva di luglio, i denunciati sottolineavano: “La nostra Costituzione descrive l’India come una repubblica laica, socialista e democratica in cui cittadini di ogni religione, etnia, genere e casta sono uguali”. Poi individuavano “254 crimini d’odio basati sull’appartenenza religiosa compiuti tra l’1 gennaio 2009 e il 29 ottobre 2018, nei quali 91 persone sono state uccise e 579 ferite. I musulmani sono il 62% delle vittime di questi episodi, i cristiani sono il 14%. Circa il 90% dei casi sono avvenuti dopo maggio 2014, quando il vostro governo [di Modi] ha assunto il potere a livello nazionale”. Pertanto, ribadivano, “i linciaggi di musulmani, dalit e altre minoranze devono essere fermati immediatamente”.

Secondo i 185 personaggi, “la denuncia è stata presentata contro i nostri 49 colleghi della cultura solo perché essi hanno compiuto il proprio dovere come membri rispettati della società civile”. Contro questo pubblico dissenso della classe intellettuale indiana, ieri è intervenuto Mohan Bhagwat, capo del gruppo ultranazionalista e paramilitare indù Rss (Rashtriya Swayamsevak Sangh). Egli ha bollato i linciaggi come una “costruzione dell’occidente, una parola che non appartiene alla cultura indiana”, usata nel tentativo “di diffamare il nostro Paese, la società indù e di creare paura tra le comunità”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Jharkhand, musulmano linciato a morte. La condanna di cattolici e laici
25/06/2019 11:58
Jharkhand, cattolico linciato a morte dai protettori delle vacche
27/06/2019 14:07
Musulmano linciato in Jharkhand: per la polizia è morto per arresto cardiaco
10/09/2019 12:29
Assam, musulmano costretto a mangiare maiale dai ‘protettori delle vacche’
09/04/2019 11:28
Assam, “protettori delle vacche” linciano due musulmani. Attivista: odio verso l’islam
02/05/2017 13:34


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”