23/12/2009, 00.00
CINA
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Liu Xiaobo sarà condannato il giorno di Natale

Il processo celebrato oggi è durato solo 2 ore e mezza. Rappresentanti di governi stranieri sono stati esclusi dalla corte. Liu rischia fino a 15 anni per “sovversione contro il potere statale”. Bao Tong: Io la penso come lui. Dovrei essere processato anch’io. Una"farsa" la costituzione cinese.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il verdetto di condanna per “sovversione” per il dissidente non violento Liu Xiaobo sarà emesso il giorno di Natale, alle 9. Lo ha dichiarato un testimone del processo-farsa svoltosi oggi in un tribunale di Pechino e che è durato solo due ore e mezza. Liu rischia da 10 a 15 anni di prigione per aver chiesto riforme politiche, maggiore democrazia, rispetto per i diritti umani in Cina.
 
Liu, 53 anni, intellettuale e accademico, è stato arrestato un anno fa a pochi giorni dalla pubblicazione su internet di Carta 08, un documento che chiede alla leadership comunista maggiori attenzioni sui diritti umani in Cina e riforme politiche e sociali quali la separazione fra governo e Partito comunista, e la distinzione dei poteri legislativo, giudiziario ed esecutivo. Il documento domanda anche piena libertà religiosa per le comunità di tutte le fedi, accantonando la divisione fra attività “normali” (cioè controllate) e “illegali” (cioè non controllate) (Cfr. 26/01/2009 Il testo integrale di Carta 08, per i diritti umani in Cina).
 
Il documento, oscurato su internet, è stato subito firmato da circa 300 intellettuali, personalità dell’establishment e persone comuni. Diffuso poi in modo segreto, è stato sottoscritto da decine di migliaia di persone, fra cui membri del Partito e cinesi d’oltremare.
 
Liu ha già passato anni in prigione per aver sostenuto il movimento di Tiananmen, avendo cercato di evitare il massacro del 4 giugno 1989.
 
Dopo mesi di segregazione in luoghi sconosciuti, Liu è stato accusato di voler sovvertire l’ordine sociale, lo slogan con cui il Partito comunista bolla chiunque attenti alla sua supremazia. Da notare, infatti, che le richieste di Carta 08 sono contenute nelle Convenzioni Onu sui diritti civili, firmate dal governo cinese negli anni ’90.
 
Fra i firmatari di Carta 08, Liu è la sola persona ad essere stato arrestato e processato. Lo statista Bao Tong, anch’egli arrestato per essersi opposto al massacro di Tiananmen, è uno dei primi firmatari di Carta 08. “Se Liu viene processato – egli ha detto all’Afp –dovrei essere processato anch’io”. “Se lui è giudicato colpevole, ciò significa che la libertà di parola e la libertà di espressione garantiti dalla costituzione sono una falsità”.
 
Prima del processo, almeno 300 persone fra i firmatari di Carta 08 hanno domandato di essere processati anch’essi con Liu Xiaobo perché in totale sintonia con le sue idee.
Alcune persone che volevano manifestare davanti al tribunale sono state cacciate dalla polizia. Rappresentanti delle ambasciate straniere, che volevano assistere al processo, non hanno ricevuto il permesso di entrare nella corte.
 
Organizzazioni non governative e molti governi della comunità internazionale hanno chiesto la liberazione di Liu, ma Pechino ha definito “inaccettabile” la loro richiesta. Molti fanno notare che la scelta di emettere il verdetto il giorno di Natale, quando i maggiori media mondiale sono in vacanza, è un modo per soffocare ogni notizia sulla condanna.
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