25/06/2011, 00.00
INDIA
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L’India libera cinque marinai pakistani, arrestati “per sbaglio” insieme ai pirati

di Nirmala Carvalho
Sequestrati dai pirati somali a dicembre 2010, poi liberati dalla marina indiana a marzo di quest’anno: ma per tre mesi, le autorità indiane e pakistane non si sono accorte dell’errore. Accolti in una stazione di polizia di Mumbai, ora saranno “ambasciatori di pace” in Pakistan.
Mumbai (AsiaNews) – Cinque marinai pakistani, arrestati per errore dalla polizia di Mumbai in una retata contro pirati somali, sono stati liberati ieri. Gli uomini (nella foto) sono Aurangzeb Nabi Bakhsh Balloch, 24, suo fratello Sajjad Ali Balloch, 19, Lal Bakhsh Murid Khan, 20, Farhad Aalam Khan, 24, e Mohammed Umair, 18. Lo scorso dicembre un gruppo di pirati somali ha dirottato il peschereccio Al-Murtuza, e sequestrato tutti i 18 membri dell’equipaggio. Tra questi, sei pakistani e 12 iraniani. Il 12 marzo di quest’anno la marina indiana è intervenuta, portando in salvo 70 ostaggi e catturando 120 pirati, a circa 290 miglia da Lakshadeep: ma per uno sbaglio, anche i cinque pakistani sono stati fermati. Solo l’intervento del noto regista bollywoodiano Mahesh Bhatt, patrono della Harmony Foundation, ha permesso di chiarire il malinteso e consentire il ritorno a casa dei marinai dopo tre mesi di prigionia.

Per tre mesi né le autorità indiane, né quelle pakistane si sono interessate al caso. Così, la stazione di polizia di Yellow Gate, a Mumbai, ha dato loro ospitalità e provveduto a proprie spese alla loro sopravvivenza. “Insieme – racconta ad AsiaNews Abraham Mathai, presidente della Harmony Foundation – hanno seguito la Coppa del mondo di cricket (vinta dall’India, che in una partita precedente aveva battuto il Pakistan, ndr). È stato un momento di grande aggregazione”.

Mathai, anche vicepresidente della Commissione per le minoranze del Maharashtra (Mmc), ha poi dichiarato: “D’ora in poi questi pakistani saranno ambasciatori di pace tra i nostri Paesi. Prima di questa disavventura avevano un’immagine negativa dell’India, inculcata dai media. Ma l’ospitalità e la generosità degli ufficiali di polizia nei loro confronti ha cambiato le cose”. “Adesso – ha aggiunto – porteranno nella società pakistana la stessa benevolenza ricevuta qui”.

Sebbene la Harmony Foundation avesse offerto un volo privato per Karachi via Dubai già stasera, le autorità pakistane faranno rientrare i marinai lunedì 27 giugno, con un volo ufficiale della Pakistan International Airlines.
 
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