12/03/2020, 08.58
INDIA
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L’India sospende tutti i visti turistici: 73 casi di coronavirus

Imposta la quarantena ai cittadini che rientrano da otto Paesi contagiati. Il Covid-19 è “pandemia”. Non ci sono misure di prevenzione univoche su tutto il territorio. Il Kerala chiude le scuole, il Maharashtra fa proseguire gli esami. Almeno 2mila persone sotto osservazione nelle città meridionali. L'economia cala al 5,3%.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Il governo indiano ha deciso di sospendere tutti i visti turistici fino al 15 aprile e impone la quarantena agli indiani di ritorno da otto Paesi contagiati dal coronavirus: Cina, Corea del Sud, Italia, Iran, Giappone, Spagna, Germania e Francia. La decisione è stata adottata ieri dopo la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanità che ha definito il Covid-19 “pandemia”. Intanto i casi positivi al virus sono saliti a 73.

La sospensione dei visti entrerà in vigore alle 5.30 di domani (ora locale). Al divieto di viaggio si applicano alcune eccezioni per diplomatici, impiegati delle Nazioni Unite o di organizzazioni internazionali, persone che si spostano per lavoro su progetti di sviluppo. Harsh Vardhan, ministro dell’Unione per la sanità e il welfare familiare raccomanda a tutti i cittadini di “evitare spostamenti verso altri Paesi per ogni questione non essenziale”.

La restrizione è stata concordata con Hardeep Singh Puri, ministro per l’aviazione civile, e S Jaishankar titolare degli affari esteri. L’obiettivo è scongiurare la proliferazione del contagio in Paese che conta circa 1,3 miliardi di persone e ancora non ha adottato misure univoche su tutto il territorio.

Al momento la gestione dell’emergenza è affidata ai singoli Stati. Quello più colpito è il Kerala dove 14 persone sono infette, compresi i nonni di un uomo rientrato dall’Italia, di 85 e 90 anni. Ieri le autorità hanno messo in quarantena a Kochi 42 persone provenienti dall’Italia. Altre 2mila sono sotto osservazione, di cui 300 ricoverate negli ospedali. Il ministro statale della salute K K Shailaja ha imposto la cancellazione di tutti gli eventi pubblici e la chiusura delle scuole. Egli ha invitato la comunità a prestare la massima attenzione e a evitare i contatti.

Un altro Stato in allerta è il Maharashtra, dove sono stati ricoverati sei nuovi casi. Uddhav Bal Thackeray, Chief minister locale, chiede alla popolazione di non farsi prendere dal panico e a coloro che rientrano in India dopo un viaggio di mettersi in auto-isolamento in casa propria. Al momento, comunica, “gli esami scolastici vanno avanti e le scuole sono aperte. Se ce ne sarà bisogno, decreteremo un periodo di vacanza”.

Secondo gli esperti, queste misure restrittive provocheranno un ulteriore calo dell’economia indiana, trainata anche dal turismo. Due giorni fa Moody’s ha abbassato le previsioni di crescita per il 2020 al 5,3%. Per il ministro dell’aviazione civile, il numero dei passeggeri atterrati in India negli ultimi giorni si è ridotto da 70mila a 62mila al giorno; con la nuova sospensione, potrebbero scendere fino a 40mila.

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