19/03/2010, 00.00
KIRGHIZISTAN
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L’Osce chiede al Kirghizistan di cessare l’oscuramento delle notizie web

Lettera ufficiale dell’Ocse al ministro kirghiso degli esteri. A marzo escalation della censura: siti web oscurati, giornali sequestrati, giornalisti minacciati e arrestati. Intanto l’opposizione cerca di organizzare una protesta.

Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) chiede in via ufficiale al Ministro degli esteri kirghiso che il governo cessi la pesante censura in atto sui media via internet. In prossimità del 5° anniversario della rivoluzione “arancione” le autorità hanno posto in essere minacce e controlli senza precedenti sui media indipendenti. Ma la popolazione protesta per i recenti aumenti di servizi essenziali e dà nuova forza all’opposizione.

Nella sua lettera, l’Osce chiede a Bishkek di rispettare i suoi impegni internazionali sulla libertà di parola  e di consentire di nuovo l’accesso ai siti internet di informazione e la trasmissione radiofonica della radio Azattyk.

Reporter senza frontiere e altri gruppi hanno denunciato “che le violazioni della libertà di stampa appaiono in aumento per violenza e frequenza”. Dal 10 marzo sono stati oscurati siti come le agenzie Ferghana.Ru, Centrasia.Ru e Paruskg.Info (il cui editore Gennady Pavlyuk è stato assassinato a dicembre). Fonti locali hanno riferito pressioni sui media locali di non diffondere certe notizie, con minaccia di revoca della licenza. Come conseguenza, da tale data i media locale hanno evitato articoli critici verso il governo.

Il 15 marzo a Bishkek la polizia ha sequestrato tutte le 7mila copie del giornale di opposizione e critica Forum e arrestato il direttore Ryskeldi Mombekv insieme con 5 giornalisti.

Il presidente Kurmanbek Bakiev vuole fermare le notizie sull’arresto in Italia del suo esperto finanziario Eugene Gourevitch, accusato di concorso in reati organizzati dalla mafia italiana, esperto della statale Agenzia entrale per sviluppo, investimenti e innovazione, guidata dal figlio del presidente Maxim Bakiev.

Inoltre il governo vuole pure fermare le notizie delle proteste pubbliche, come la manifestazione del 10 marzo a Naryn contro l’aumento dei prezzi di elettricità e  riscaldamento. Il 17 marzo a Bishkek hanno manifestato in migliaia contro i rincari (nella foto) e si è svolto un kurultai (incontro) delle forze di opposizione, che ha approvato una serie di richiesta al governo, tra cui cancellare le nuove tariffe per elettricità e riscaldamento, la ristatalizzazione di ditte strategiche come la Kyrgyztelecome la Severelectro, la liberazione di detenuti politici e di oppositori al governo, l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’arresto di Gourevitch e sulla sua attività nel Paese, la cessazione della censura sui media.

Se le richieste non saranno accolte, l’opposizione ha promesso di indire per il 24 marzo kurultai in ogni regione.

Analisti esprimono il timore che il Paese stia avviandosi con rapidità verso una svolta autoritaria.

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