08/06/2010, 00.00
PAKISTAN
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L’arcidiocesi di Lahore celebra l’opera missionaria dei cappuccini belgi

di Inayat Bernard*
Mons. Saldanha sottolinea i 120 anni di duro lavoro per “mantenere viva la Chiesa”. Un omaggio particolare a p. Daniel Suply, che ha lavorato “per oltre 30 anni alla formazione di seminaristi e suore”. Vicario generale: la Chiesa pakistana “gli sarà sempre riconoscente”.
Lahore (AsiaNews) – “Siamo grati al servizio reso dai frati cappuccini belgi, che hanno faticato e lavorato duramente in questa terra per mantenere viva la Chiesa del Punjab per oltre 120 anni, a partire dal 1886”. È quanto ha sottolineato mons. Lawrence John Saldanha, arcivescovo di Lahore, durante un incontro con 35 fra sacerdoti e religiosi di differenti congregazioni, riuniti alla St. Mary’s Friay di Gulberg, in una zona commerciale della città. Il prelato ha aggiunto che, prima ancora degli italiani e degli olandesi, “sono stati soprattutto i cappuccini belgi ad aver edificato la Chiesa locale”.
 
Fra i molti missionari che hanno prestato la loro opera nella diocesi, l’arcivescovo di Lahore ha voluto ringraziare con particolare affetto p. Daniel Suply (nella foto), che “ha lavorato per oltre 30 anni alla formazione di seminaristi e suore”. Alla presenza del generale dell’Ordine dei frati minori cappuccini (Ofm Cap), p. Peter Rogers, l’arcivescovo ha espresso il desiderio che pur tornando in Belgio, “p. Daniel possa continuare a ricoprire l’incarico di segretario provinciale”.
  Rivolgendosi a p. Daniel, mons. Sebastian Francis Shaw, vescovo ausiliare di Lahore, ha sottolineato l’apprezzamento “per l’insegnamento” e si è congratulato per “la buona salute all’età di 77 anni". Il prelato lo invita a “continuare a fornire la guida al vice qui in Pakistan, dal Belgio”. Le capacità di insegnamento che hanno caratterizzato l’opera di p. Daniel sono rimarcate anche da p. Abid Habib, Ofm Cap, che lo definisce “uomo delle lingue” capace di influenzare “nella disciplina e nell’adempimento al dovere”. P. Andrew Nisari, vicario generale dell’arcidiocesi, aggiunge infine che “p. Daniel ha saputo moltiplicarsi nei suoi studenti” e “la Chiesa pakistana gli sarà sempre riconoscente”.
 
Nel 2009 p. Daniel Suply ha festeggiato i 50 anni di sacerdozio. Egli ha ringraziato l’arcivescovo Saldanha, p. Sebasian, p. Peter Rogers venuto da Roma, i preti e le suore presenti alla giornata di commiato. Il francescano ha ricordato l’arrivo in Pakistan nel 1961 e il servizio in tre parrocchie, per poi entrare al Seminario minore di St. Mary prima come insegnante, poi come rettore.
 
* P. Inayat Bernard è un sacerdote pakistano dell’arcidiocesi di Lahore e segretario dell’Associazione stampa cattolica del Pakistan
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