30/10/2020, 09.09
FRANCIA-ISLAM
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L’assassino di Nizza è un tunisino arrivato dall’Italia un mese fa

Brahim Aouissaoui è un giovane di 21 anni, giunto in Francia pochi giorni prima dell’attentato. Per il capo dei servizi anti-terrorismo, l’obbiettivo sarebbe la Chiesa cattolica. Ma ieri si sono susseguiti altri attentati abortiti: a Jedda, a Lione, ad Avignone. Essi avevano come obbiettivo la Francia. Ieri era la festa musulmana del Walid, in onore della nascita di Maometto. Preghiere in tutte le chiese di Francia per le vittime di Nizza e per la fine delle violenze. Laicità e blasfemia.

Nizza (AsiaNews/Agenzie) – Il giovane 21enne che ha ucciso tre persone nella cattedrale di Notre Dame dell’Assunzione a Nizza era entrato in Francia solo pochi giorni prima ed era arrivato in Italia un mese fa. Addosso aveva un documento rilasciato dalla Croce Rossa quando il 20 settembre scorso egli era sbarcato a Lampedusa su una barchetta dei migranti.

Di lui si conosce poco. Il nome è Brahim Aouissaoui, nato nel 1999, arrivato a Lampedusa il 20 settembre. Dopo una quarantena anti-Covid, l’uomo è giunto a Bari il 9 ottobre e da lì è poi scomparso. Le forze di sicurezza francesi ritrovano le sue tracce il 29 ottobre nella stazione ferroviaria di Nizza, dove cambia la sua giacca e le scarpe. Brahim esce dalla stazione alle 8.13 e si dirige verso la strada su cui si trova la chiesa. Alle 9 compie le sue uccisioni.

Le tre vittime erano in chiesa, poco prima che iniziasse la messa del mattino. Due sono morte all’interno: una donna di 60 anni, che è stata quasi decapitata e il sacrista, un 55enne che è stato sgozzato. L’uomo era sposato e aveva due figli. Un’altra donna, di 44 anni, è stata ferita più volte dal coltello dell’assassino – lungo 30 cm –, è riuscita a fuggire in un caffè vicino, ma è morta poco dopo. Ha lasciato un messaggio di amore per i suoi figli.

Grazie all’allarme lanciato da un testimone, la polizia è giunta molto presto e dopo alcuni colpi è riuscita a fermare Brahim, colpito in diversi punti e si trova ora in ospedale in gravi condizioni.

Nella Chiesa, la polizia ha trovato lo zaino dell’assassino, contenente altri due coltelli e alcuni effetti personali, fra cui un Corano e due telefonini.

Secondo Jean-François Ricard, responsabile delle squadre anti-terrorismo, le tre persone sono state attaccate “per la sola ragione che si trovavano in chiesa”. Per Ricard, sarebbe la Chiesa cattolica l’obbiettivo del terrorista.

In realtà, la tensione scoppiata in queste settimane, dopo la ri-pubblicazione delle vignette satiriche su Maometto da parte del settimanale “Charlie Hebdo”, la decapitazione del prof. Samuel Paty, le affermazioni del presidente Emmanuel Macron contro l’islam radicale, le aspre critiche del turco Erdogan, la Francia pare essere il vero obbiettivo e forse la libertà di espressione, comprendente anche la libertà di blasfemia.

Nella giornata di ieri si sono susseguiti altri tre attentati. In Arabia saudita, un uomo ha attaccato con un coltello una guardia del consolato francese a Jedda. La vittima è stata trasportata all’ospedale e l’autore fermato.

A Lione, un giovane afghano conosciuto dai servizi di informazione, anche lui con un coltello di 30 cm, è stato fermato dalla polizia, sospettato di stare per lanciare un attacco.

Ancora più tardi, ad Avignone, un uomo di 33 anni, di origine maghrebina, munito di un coltello, ha rifiutato di disarmarsi ed è stato abbattuto dalla polizia.

Secondo alcuni esperti, tutti questi attentati sono collegati: ieri era infatti la festa musulmana del Walid, in onore della nascita di Maometto. È probabile che le vignette satiriche abbiano provocato il desiderio di vendetta da parte di una parte dei musulmani.

Ieri in moltissime chiese della Francia si sono tenute funzioni di preghiera per gli uccisi a Nizza.

Per il rettore della basilica di Nizza, Olivier Spinosa, “bisogna arrestate questa situazione, ma evitare che la violenza generi altra violenza”. Un insegnante cattolico giudica esagerata la decisione di ripubblicare le vignette su Maometto da parte di Charlie Hebdo. Interrogato da Le Monde, dice: “Non si può ridurre la laicità alla caricatura. L’amore cristiano consiste nel non ferire l’altro”.

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