12/05/2009, 00.00
GIAPPONE
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L’opposizione nello scandalo, teme per le elezioni

Ieri si è dimesso Ichiro Ozawa, travolto dall’arresto del suo segretario per avere ricevuto somme indebite. Incertezza sui possibili successori. A settembre si vota per rinnovare la Camera bassa del parlamento.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Sarà eletto in pochissimi giorni il successore di Ichiro Ozawa, leader del Partito democratico, principale partito di opposizione che ha la maggioranza nella Camera alta del parlamento. Ozawa si è dimesso per lo scandalo finanziario che ha coinvolto uno dei suoi più stretti collaboratori, mettendo in forse dei buoni risultati nelle prossime elezioni.

Lo scandalo è esploso a marzo, quando Takanori Okubo, segretario di Ozawa, è stato arrestato con l’accusa di avere ricevuto “donazioni illegali” per 21 milioni di yen (circa 157.400 euro) dalla ditta edile Nishimatsu Construction, in violazione della legge sul controllo dei fondi dei partiti. L’ufficio di Ozawa è stato perquisito. Ozawa ha cercato di resistere, accusando la procura di agire con finalità politiche. Ma di fronte alla progressiva perdita di fiducia pubblica, ieri si è dimesso per non compromettere le vicine elezioni politiche della Camera bassa previste per settembre.

L’esecutivo del Pd si è riunito oggi e il parlamentare Hirohisa Fujii ha detto che il partito eleggerà il successore già il 16 maggio. Quali possibili successori gli analisti indicano l’ex leader del Pd Katsuya Okada (ritenuto di onestà esemplare ma non in grado di unificare le diverse anime del Pd), il segretario generale Yukio Hatoyama già vice di Ozawa e l’esperto Naoto Kan. Le loro linee politiche non appaiono molto dissimili e tutti approvano la scelta del Pd di privilegiare i bisogni dei cittadini e dei lavoratori su quelli delle imprese, ridurre i controlli burocratici, irrobustire i servizi sociali e cercare di far crescere la domanda interna per contrastare la recessione in atto.

Esperti osservano che le dimissioni sono state comunque tardive e che lo scandalo ha ridato vigore e credibilità al Partito liberale democratico del premier Taro Aso, la cui popolarità era stata molto compromessa dalla grave crisi economica. Il Paese desidera un cambiamento e questo potrebbe favorire il Pd dopo anni di opposizione.

Il Giappone subisce una grave stagnazione e un perdurante declino economico e l’opinione pubblica percepisce sempre più i partiti come interessati ai problemi di potere, piuttosto che attivi nel cercare le giuste soluzioni per la ripresa economica. Appare significativo che le dimissioni di Ozawa abbiano avuto scarse conseguenze per il mercato finanziario giapponese, ormai molto più attento alla iniziative economiche del governo che alla situazione politica generale.

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