17/11/2005, 00.00
TIBET
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Mancano i fondi per ricostruire l'unica chiesa del Tibet

L'edificio distrutto durante la rivoluzione culturale e ricostruito è stato danneggiato gravemente da un terremoto. Va rifatto, ma il parroco non riesce a trovare i fondi per completare il nuovo edificio

Mangkam (Asianews/Ucan) - L'unica parrocchia cattolica del Tibet cerca fondi per pagare l'avvenuta costruzione della nuova chiesa e degli edifici annessi.

Padre Lawrence Lu Rendi, il prete della parrocchia del villaggio di Shangyanjing, nel Tibet sud orientale, dice che la parrocchia è in debito con i costruttori di più di 400.000 yuan (circa 40.000 Euro) e cerca contributi da cattolici locali ed esterni.

"La compagnia edile è venuta più volte a pianificare l'incredibile bilancio, e noi l'abbiamo assicurata del pagamento", dice padre Lu, 35 anni, primo prete tibetano. Ora un altro prete tibetano si è aggiunto nella parrocchia. La costruzione della nuova chiesa è stata terminata nell'ottobre del 2004.Il 70% della popolazione del villaggio è costuituita dai 520 parrocchiani di padre Lu. La maggior parte di questi sono di etnia tibetana, vi sono anche donne di etnia Naxi o Han che hanno sposato uomini di etnia tibetana. Il villaggio è situato 3.000 metri sopra il livello del mare nel paese di Mangkam, vicino ai confini delle province del Sichuan e dello Yunnan.

Il cattolicesimo venne introdotto a Shangyanjing nella metà del 19° secolo da missionari francesi. L'originale chiesa centenaria, in stile europeo, è stata distrutta durante la Rivoluzione culturale (1966-1976). Nel 1985 il governo ha rimpiazzato la chiesa distrutta con una in argilla, ma un terremoto l'ha danneggiata nel 1999.L'altro prete tibetano Ding Yaohua afferma che i parrocchiani cercano di risolvere il problema del pagamento, ma possono offrire solo un piccolo aiuto perchè impegnati nelle spese per la loro stessa sopravvivenza.Padre Lu, nativo di Shangyanjing, sottolinea che il terremoto del 1999 ha rovinato molte case del villaggio oltre ad aver distrutto la vecchia chiesa in argilla. I parrocchiani devono quindi restrutturare o ricostruire le proprie case e con difficoltà riescono a reperire fondi per la ricostruzione della chiesa.

Il parroco comunque continua a celebrare la messa nella nuova chiesa in costruzione, iniziata nel 2001, dopo che il governo locale aveva approvato il progetto. Durante la costruzione i credenti usavano per la celebrazione riturgica uno spazio aperto della chiesa recintato, pregando quotidianamente per la nuova chiesa. Il Dipartimento degli affari religiosi sotto il controllo della Commissione della Regione Tibetana per gli affari etnici e religiosi ha promesso di dare 70.000 yuan per il progetto, ma il parroco dice di essere ancora in attesa dei fondi.

L'architettura delle nuova chiesa è in stile tibetano, ma l'interno ha subito un'influenza europea. Nel 2003, la diocesi giapponese di Yokohama ha donato tre campane, poste poi nel campanile della chiesa. Le campane erano state donate 50 anni fa alla chiesa di Yokohama da missionari francesi .

I sacerdoti tibetani sono stati ordinati dal vescovo Anthony Li Du'an di Xi'an, nella provincia dello Shananxi. Padre Lu ha studiato nel seminario nazionale di Pechino prima della sua ordinazione nel 1996. da questa data in poi ha servito il villaggio Shangyanjing. Padre Ding, nato nello Yunnan e ordinato nell'agosto del 2005, è venuto ad assisterlo dopo 9 anni, finiti gli studi al seminario cattolico dello Shaanxi.

La parrocchia di Shangyanjing, 2.025 kilometri a sud ovest da Pechino, prima della fondazione della Repubblica popolare cinese del 1949, era sotto la diocesi di Kangding nella provincia dello Sichuan. Era stata designata alla missione pastorale rivolta ai cattolici tibetani dello Sichuan dello Yunnan e del Tibet.

Secondo il libro bianco "Autonomia etnica regionale del Tibet" del China State Council del 2004, nella Regione autonoma del Tibet e nelle limitrofe province del Gansu, di Qinghai e dello Yunnuan ci sono 4, 6 milioni di tibetani . La maggior parte dei tibetani aderiscono al Buddhismo tibetano ma ci sono anche 3.000 mussulmani e 700 cattolici.

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