21/03/2008, 00.00
VIETNAM
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Manifestano le suore di Ho Chi Minh City, rivogliono la loro casa

di Lan Nguyen
L’edificio, proprietà dal 1959 del Vinh Son Charity Order, è stato requisito per fini sociali. Trasformato in un dancing, ora viene abbattuto per far posto ad un albergo ed un night club.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Una nuova controversia su beni della Chiesa si è aperta in Vietnam. Dopo quelle di inizio anno ad Hanoi, la protesta riguarda un edificio di proprietà delle suore del Vinh Son Charity Order ad Ho Chi Minh City. Dal 17 marzo, alcune centinaia di suore (nella foto) si riuniscono ogni giorno in preghiera davanti ad una casa di loro proprietà, che è stata requisita e che ora le autorità locali vorrebbero abbattere per trasformarla in un albergo con annesso night club.
 
La proprietà in discussione si trova in Nguyen Thi Dieu ed è di proprietà delle religiose dal 1959, quando fu data loro dalla Croce Rossa francese. Da allora fino al 1975 fu un centro diurno di aiuto. Alla presa di potere da parte dei comunisti, l’arcidiocesi di Saigon e le suore accettarono di trasformarlo in un asilo.
 
Nel 1997, mentre le suore continuavano a chiedere la restituzione dell’edificio, le autorità con un atto amministrativo (75083/QD-UB) si attribuirono l’edificio per assenza del proprietario. In seguito fu dato in affitto e trasformato in un dancing. Nel 2007 una incursione della polizia dimostrò che era stato trasformato in un bordello e fu chiuso.
 
Le suore hanno continuato a chiedere che l’edificio sia loro restituito, in quanto non ha alcuna destinazione sociale, ma le loro petizioni non hanno avuto risposta. A novembre 2007, poi, le autorità ne hanno trasferito la proprietà all’Ufficio per la gestione del sistema ferroviario, che ha intenzione di demolirlo per farne un albergo e un night club. L’arcidiocesi si è unita alla richiesta delle suore per chiedere di ritornare sulla decisione. Per tutta risposta, è stato tolto il cartello che annunciava la costruzione del night, ma la demolizione è continuata.
 
Il  15 dicembre, 70 suore hanno intrapreso un’azione più incisiva, dando vita ad una veglia di preghiera insieme a gruppi di studenti e davanti ai giornalisti. La demolizione è stata sospesa, ma ora è ripresa.
 L’Ordine religioso ha invitato le suore ad andare tutti i giorni davanti all’edificio ed ha chiesto la solidarietà di tutte le consorelle vietnamite.
 
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