09/01/2008, 00.00
FILIPPINE
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Manila, 80mila fedeli per la processione del Nazareno Nero

di Santosh Digal
I fedeli si sono radunati per seguire la tradizionale processione della statua in legno nero che rappresenta il Cristo che porta la croce verso il Calvario. Secondo i fedeli locali, essa è miracolosa. Ingenti misure di sicurezza per evitare attentati.
Manila (AsiaNews) – Oltre 80mila fedeli si sono radunati oggi nel centro di Manila per la festa del Nazareno Nero, tradizionale processione della statua di legno nero che rappresenta il Cristo che porta la croce verso il Calvario. Secondo i fedeli locali, essa è miracolosa.
 
Circa 700 agenti di polizia controllano in queste ore le vie d’accesso al percorso della processione: è alto il rischio di attentati, anche dimostrativi, contro la statua. In realtà, quella che viene portata per le strade della capitale è una copia dell’originale, vecchia di oltre 4 secoli, che si trova all’interno della chiesa di Quiapo.
 
L’arcivescovo di Manila, card. Gaudencio Rosales, guida i fedeli: secondo il porporato, che ha celebrato una messa questa mattina all’alba davanti alla statua originale, essa “rappresenta il desiderio che ogni cattolico deve provare: prendere sulle spalle la propria croce ad imitazione di Cristo”.
 
Angela Ceralvo, casalinga 29enne, dice di aver sviluppato la sua devozione per il Nazareno Nero sin dall’infanzia, grazie alla madre. Anche Peter Tanlayko, 35 anni, ha conosciuto questi riti in famiglia e, come suo padre e suo nonno prima di lui, ha percorso 5 chilometri a piedi nudi per seguire la statua.
 
Secondo i cattolici filippini, infatti, nel corso della processione e dei giorni seguenti – in cui si celebrano messe e festività popolari collegate al Nazareno – è importante dare un segnale visibile del proprio desiderio di espiazione dei peccati: per alcuni, però, sono “eccessive” le manifestazioni di pentimento che i fedeli mettono in pratica durante la processione.
 
 La statua del Nazareno Nero è arrivata nelle Filippine il 31 maggio del 1606, quando i primi missionari agostiniani misero piede a Manila. Costruita in Messico, rappresenta il Salvatore inginocchiato sotto il peso della croce. La fama di essere miracolosa deriva dall’incendio che distrusse la nave dei missionari, lasciando la statua intatta.
 
Posta nella chiesa di Bagumbayan – oggi Luneta, nei pressi di Manila – il 10 settembre dello stesso anno, la statua venne spostata nel 1608 nella parrocchia di San Nicola di Tolentina, dove è rimasta sino alla fine del 1700. L’allora arcivescovo della capitale, mons. Basilio Sancho de Santas Justa, ne ordinò il trasferimento nella chiesa di Quiapo, sua ultima destinazione.
 
La devozione suscitata dall’icona ha incontrato il favore della Santa Sede, che nel 1650 – durante il pontificato di Innocenzo X – ha istituito canonicamente la Confradia de Jesus Nazareno. Anche Pio VII, nel 19esimo secolo, ha onorato il Nazareno Nero concedendo l’indulgenza plenaria “a chi lo prega in maniera pia”.
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