03/06/2010, 00.00
FILIPPINE
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Manila lancia l’educazione sessuale nelle elementari. Le critiche dei vescovi

Con il nuovo anno scolastico, governo e Onu diffonderanno in 80 scuole elementari il programma di “salute riproduttiva” anche ai ragazzi di 11 e 12 anni. Mons. Qitorio “La Chiesa crede che l’educazione sessuale dei bambini è un compito dei genitori e non della scuola e, se deve essere insegnata agli studenti, occorre iniziare con i ragazzi delle scuole superiori”.

Manila (AsiaNews/Agenzie) – I vescovi filippini si oppongono all’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole elementari pubbliche, proposto in questi giorni da governo e Onu, e giudicano la sfera sessuale un argomento da discutere all’interno delle famiglie.

Mons. Pedro Qitorio, portavoce della Conferenza episcopale filippina, afferma: “La Chiesa crede che l’educazione sessuale dei bambini è un compito dei genitori e non della scuola e, se deve essere insegnata agli studenti, occorre iniziare con i ragazzi delle scuole superiori”. Secondo il prelato la scuola deve sostenere i genitori nell’educazione dei figli e non sostituirsi a loro. “Solo i genitori – afferma – sanno quando è l’ora giusta per affrontare con i propri figli la tematica del sesso”.   

Il prelato sottolinea come la proposta sia troppo incentrata sul tema dei rapporti sessuali e può essere intesa come un esplicito invito  ai rapporti promiscui e al di fuori del matrimonio. “Gli studenti – afferma –  devono essere informati in modo appropriato riguardo al sesso, non attraverso un’idea legata solo al corpo, ma sull’importanza che la sessualità e la vita sono un dono di Dio”.   

Il programma di “Salute riproduttiva per gli adolescenti” (Adolescent Reproductive Health Program),  inizierà in vista del nuovo anno scolastico. Esso coinvolgerà i ragazzi tre gli 11 e i 12 anni e verrà sperimentato in 80 scuole elementari statali e 79 istituti di scuola media. Sponsor del programma è il Fondo dell’Onu sulla popolazione (U.N. Population Found), che giudica l’alto tasso di natalità il principale ostacolo allo sviluppo del Paese.  “L’iniziativa – afferma Teresita Inciong, responsabile del progetto – ha lo scopo di spiegare ai bambini i cambiamenti del loro corpo nell’adolescenza e come affrontare il rapporto con l’altro sesso in modo sicuro, attraverso lezioni di carattere scientifico e medico”.

Da anni L’Onu  fa pressioni sul governo per chiedere l’approvazione della discussa legge sulla salute riproduttiva, che per l’opposizione della Chiesa la legge non è mai stata approvata

Essa prevede: la diffusione del preservativo e dei contraccettivi in tutti i luoghi pubblici, limita a due il numero di figli per famiglia e favorisce la sterilizzazione volontaria.

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